Successo per il presepe vivente di Capriata.

L’edizione del tradizionale presepe vivente a Capriata del 24 dicembre ha superato le più rosee aspettative. “Mai vista tanta gente così – affermano gli organizzatori – quasi ottomila visitatori, rispetto alla media degli scorsi anni di circa seimila persone”. Il bilancio sembra eccessivo, eppure dalle 21 alle 24 gli appassionati hanno affollato la piazza, dove i volontari hanno servito 200 litri di vin brulé e 100 chili di frittelle. La Messa di mezzanotte, celebrata nella chiesa di San Pietro dal parroco don Aldo Dolermo e da padre Domenico Parietari ha concluso la suggestiva veglia. L’evento è stato curato dal presidente Morgan Benzo dell’Ente manifestazioni, l’associazione che organizza il presepe con il sostegno del Comune, con la collaborazione dei volontari addetti al punto di ristoro. L’ingresso a offerta libera e il ristoro servono a sostenere i costi di allestimento della manifestazione, che ha sempre avuto uno scopo prettamente benefico. Anche per questo è l’evento più rappresentativo e aggregante del paese: unisce le famiglie senza limiti d’età né di appartenenza. Per l’occasione il sindaco di Capriata  Daniele Poggio ha anticipato il completamento della nuova piazza, che ha ospitato la nuova collocazione del lago e del mulino. Il percorso, che ha mostrato da vicino cammelli e dromedari e i gufi reali, terminava davanti alla Capanna. Come da tradizione, è stato cullato nella mangiatoia l’ultimo nato originario di Capriata. Si chiama Memo, in ricordo del nonno, l’ingegner Carlo Giandomenico Protto.

Daniela Terragni

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