Dalla tragedia al pettegolezzo il passo è breve

L’Editoriale di Andrea Antonuccio

Care lettrici, cari lettori,

mentre scrivo queste righe sono ancora scosso da quanto è accaduto mercoledì ad Alessandria. Un uomo, un padre di famiglia, fa fuori (in casa) moglie e figlio, di 17 anni; poi va alla “Michel” di piazza Divina Provvidenza e lì, nel giardino della struttura, uccide la suocera sotto gli occhi di una operatrice che nulla poteva fare per fermarlo. Infine, per chiuderla lì con tutti e con tutto, si toglie la vita. A pagina 6 proviamo a raccontarvi che cosa è successo, sulla base di quanto sappiamo ora: la situazione nei prossimi giorni potrebbe cambiare, e magari verrà a galla il movente di un gesto così assurdo e crudele.

Su questo numero, che stavamo già mandando in tipografia e abbiamo “ripreso” all’ultimo momento, avreste dovuto trovare ben altro. Innanzitutto, un resoconto accurato, scritto da Guido Astori, della serata di sabato scorso. Una festa, gioiosa e partecipata, in onore di madre Teresa Michel nel 25° della beatificazione. Non me la sono sentita di lasciarlo, per rispettare le vittime di questa tragedia. Così come ho tolto la lettera di apprezzamento della serata del nostro lettore e collaboratore Carlo Re.

Il pezzo e la lettera, almeno su questo numero, non li leggerete (forse nel prossimo, vedremo… non è una scelta facile). In redazione, intanto, stiamo consultando gli altri giornali online: la vicenda è in prima pagina sui siti dei più importanti quotidiani, locali e nazionali. Un triste primato. Ci accorgiamo subito che è in atto una sorta di “gara” nell’arricchire di particolari scabrosi la vicenda: nomi e foto del carnefice e delle vittime, chi faceva (o scriveva) cosa, un misterioso biglietto di addio e così via.

«La gente vuole il gossip» abbiamo commentato, amaramente. Care lettrici, cari lettori, devo essere sincero. Se vi piace il pettegolezzo, preparatevi a una cocente delusione: qui su Voce non lo troverete. Mai.

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