Giornata dei salesiani cooperatori
“Amati, chiamati, invitati“: era questo il titolo della giornata di preghiera, ascolto e condivisione, che si è tenuta domenica 24 settembre nella Casa Angelo Custode di Alessandria, organizzata dai Salesiani cooperatori.
«Abbiamo sentito l’esigenza di fermarci un attimo, per riflettere insieme su come vivere secondo lo stile salesiano» ci racconta Stella Sebastiano, Salesiana cooperatrice, che prosegue: «Abbiamo meditato sulle parole del Papa rivolte ai giovani a Lisbona, ma valide per ogni battezzato: “Non siamo stati chiamati automaticamente, siamo stati chiamati per nome. Pensiamo a questo: Gesù mi ha chiamato con il mio nome”. E così con don Mauro Mergola abbiamo pensato di regalarci una giornata veramente salesiana: pregando, giocando, condividendo e riunendoci intorno alla Mensa eucaristica, fulcro della vita cristiana. Vogliamo ringraziare di cuore le suore dell’Angelo Custode per la loro capacità di accoglienza e per la disponibilità. La loro ospitalità è un vero “patrimonio” della Diocesi».
Ma che cosa ha portato a casa Stella da questa giornata?
«Personalmente, ho portato a casa una consapevolezza: che noi cristiani siamo stati pensati, amati e dunque esistiamo. Non è una cosa da poco: la nostra vita non è vuota, Dio ha pensato a ognuno di noi. Questo ci aiuta a sentirci amati e a capire certe difficoltà dell’esistenza, che spesso fatichiamo ad accettare».
Una giornata da ripetere? «Certo!» conclude Stella. «Abbiamo intenzione di riproporre gesti simili in futuro, con un accento più marcato sulla vita spirituale e in particolare sulla preghiera. Vogliamo pregare e far pregare!».
Andrea Antonuccio