Solero
«Un santo contemporaneo che ci insegna ad andare avanti. Troppo spesso crediamo che Dio sia lontano da noi ma lui c’è e ci sono santi, come Bruno, che nella sua vita ha lottato, difeso e scelto da che parte stare, credendo sempre, ispirando fiducia . La fede è ciò a cui dobbiamo aggrapparci perché senza di essa non c’è salvezza».
Queste le parole pronunciate dal nunzio apostolico monsignor Emil Paul Tscherrig nell’omelia della solenne celebrazione nella parrocchia di San Perpetuo, che martedì sera, con la processione, ha chiuso la giornata clou del fitto calendario di eventi previsti (sino al prossimo febbraio) per le celebrazioni in onore di San Bruno. Come era stato annunciato nel programma messo a punto dal Comitato organizzatore guidato da don Mario Bianchi, la giornata era annunciata come intensa e fitta di appuntamenti.
È stata la cappella presso la casa natale di San Bruno a ospitare la messa al mattino, poi al gazebo in piazza molte persone hanno voluto far timbrare con gli annulli speciali di Poste Italiane e delle Poste Vaticane le cartoline dedicate: oltre 600 annulli fatti, che rimarranno un prezioso ricordo per gli appassionati di filatelia, come ha voluto sottolineare lo stesso monsignor Tscherrig, collezionista anche lui, che ha visitato lo stand ringraziando i funzionari postali e i volontari solerini per la bella iniziativa. Interesse e apprezzamento espressi anche durante la visita alla mostra sui “Santi in cammino” con Gian Piero Pagano, storico locale, che gli ha fatto da guida e ha recentemente presentato un libro dedicato proprio a San Bruno.
C’è stato il caloroso “benvenuto” da parte del vescovo di Alessandria monsignor Guido Gallese, che si è congratulato anche per l’imminente nomina cardinalizia del nunzio. La sera si è svolta la celebrazione solenne nella parrocchia gremita di gente, autorità civili e militari, diversi sacerdoti, diaconi, il vescovo Gallese accanto a quello di Asti, monsignor Marco Prastaro: tutti hanno poi preso parte alla processione accompagnata dalla banda di Occimiano.
Per le vie non sono mancati fiori, immagini del santo, lumini che hanno reso ancora più suggestiva la processione con la statua del santo portata a spalle dai rappresentanti delle associazioni del paese. E al termine, i fuochi d’artificio hanno acceso coi loro giochi di luce i contorni del campanile. Ora si pensa già agli altri appuntamenti: a settembre, per esempio, un secondo convegno storico incentrato sulla vita del patrono, e anche la Messa in diretta che la Rai trasmetterà da Solero il 10 settembre.
Stanco ma felice per la riuscita della giornata, don Mario ha voluto ringraziare tutti quelli che hanno lavorato per questo importante evento che, ha detto, «ha davvero coinvolto tante persone, e ognuno per quel che ha potuto, ha dato il suo contributo. Per cui grazie a tutti per questo successo collettivo. Ora aspetto solo di poter battezzare qualche bambino Bruno o Bruna, anche come secondo nome».
Pieranna Bottino
(foto a cura di Davide Guazzotti)