Un buongiorno quasi primaverile

Il punto di vista

Oggi ho una gran voglia di augurare un buongiorno a tutte le persone che passano davanti alla mia memoria…
Agli amanti della vita in particolare: nel bene e nel male e sperano in un domani migliore. Anche a chi vede sempre tutto nero o grigio nel presente e nel futuro personale e collettivo. A chi vogliamo bene e a chi ci ricambia nell’affetto. Ai generosi. A coloro che vogliono cambiare e non cambiano mai. Ai guerrafondai che sanno quello che fanno, ma potrebbero pentirsi perché non è mai troppo tardi. Ai diffusori della Buona Notizia e delle altre buone notizie. Ai sognatori. Ai pacifisti che agiscono per il bene comune. Ai negazionisti dei terribili eventi del secolo scorso che pensano così perché non li hanno vissuti. Ai sapienti della terra che non conoscono la sapienza del cuore. Ai grandi oratori che conquistano le folle con i loro eccelsi discorsi e non tacciono quando sarebbe necessario. A coloro che promettono sempre per l’anno che verrà. Ai creduloni che accettano tutto e non ragionano liberamente e responsabilmente. Alle persone perennemente annoiate che non guardano i colori dell’arcobaleno. A chi non si arrende di fronte alle difficoltà e alle sconfitte e lotta in unione con la Croce di Cristo. A quelli che non si lamentano e non vivono di rimpianti per il passato. Agli amanti della bellezza. Ai difensori della vita in ogni sua forma. A coloro che non riescono a far valere i propri diritti e a quelli che compiono i propri doveri.
Ai carcerati con i loro problemi. Un sofferto buongiorno a quelli che considerano l’embrione non un essere umano, ma soltanto un accidente da eliminare, sperando in una conversione del cuore. Ai volontari dei Centri Aiuto alla vita che s’impegnano per le donne durante e dopo la gravidanza. Un buongiorno speciale ai genitori dei figli disabili. Ai coniugi che non considerano i figli un diritto, ma un dono e a quelli che li accolgono in adozione. Ai veri poveri. Ai sofferenti di solitudine che aspettano una telefonata, una visita o un qualsiasi gesto di attenzione. A chi gioisce per la felicità e patisce per le tristezze del prossimo. A chi è sereno e s’accontenta del necessario. Ai ricchi che credono di pagare troppe tasse. A chi non emargina nessuno e a chi perdona per i mali subiti. Ai misericordiosi. A chi è sincero con sé stesso e con tutti. A chi non è “voltagabbana”, ma è coerente fino in fondo alle proprie giuste convinzioni, pur sapendo di pagarne spesso anche il prezzo. A chi non ama apparire e avere, ma essere. Un riconoscente buongiorno a chi sa ridere di sé stesso, non degli altri e il divertimento è assicurato. A chi è convinto che essere “fratelli tutti” vale più di ogni ricchezza. Alle donne e agli uomini che fanno tutto quanto è possibile per condurre una vita buona, degna d’essere vissuta. L’elenco non è certo finito, chi vuole può aggiungere il suo augurio.

Adriana Verardi Savorelli