Rigoletto in scena al Teatro Alessandrino

Alessandria

Venerdì 24 febbraio alle ore 21, al Teatro Alessandrino (in via Verdi 12, Alessandria) andrà in scena il “Rigoletto”, opera in tre atti composta nel 1851 da Giuseppe Verdi, su libretto di Francesco Maria Piave. “Rigoletto”, che all’epoca creò non pochi grattacapi con la censura a Verdi, costituisce una tappa fondamentale nell’evoluzione del percorso artistico di Verdi, che lo definiva “opera rivoluzionaria”. Sul palco dell’Alessandrino ci saranno dieci cantanti lirici, accompagnati dal coro dell’Opera di Parma e dall’orchestra delle Terre Verdiane diretta da Stefano Giaroli. La regia è di Massimo Bagliani (nella foto), direttore artistico del Teatro Alessandrino, a cui abbiamo chiesto di presentarci l’opera.

Bagliani, perché portare in scena il “Rigoletto”?
«”Rigoletto” è un’opera rivoluzionaria, ricca di finezze e di melodie famose quali “Questa o quella per me pari sono”, “Bella figlia dell’amore” e “La donna è mobile”. Al centro della vicenda c’è l’emarginazione del diverso. Rigoletto è il mostro: con il suo corpo deforme incarna la diversità, ma dentro è appassionato e pieno d’amore».

Che cosa ci dobbiamo aspettare? Una riproposizione fedele, o qualche sorpresa?
«Una messa in scena rispettosa e fedele a Verdi. Ed è comprensibile anche per un pubblico che non abbia conoscenza approfondita della lirica».

A chi è rivolto lo spettacolo? Grandi, piccini, scuole…?
«L’opera lirica è un genere popolare alla portata di tutti: Mozart, Rossini, Verdi e Puccini sono state le prime rockstar della Storia!».

Che cosa ha significato per lei cimentarsi in questa regia?
«Per me cimentarmi in questa regia, immergermi nelle meravigliose melodie di Verdi, collaborare con validi professionisti quali il coro dell’Opera di Parma e l’orchestra delle Terre Verdiane, e con bravissimi cantanti lirici, è un arricchimento professionale e una gioia immensa».

Il “Rigoletto” è un’opera, ma lei ha fatto molta operetta, in passato. Non le viene voglia di riprenderla?
«Ho partecipato a molte operette, è stata un’esperienza importante. E chi lo sa, potrebbe anche ripetersi!».

Le piace di più fare l’attore, il regista, o preferisce insegnare teatro?
«Mi gratifica essere attore, regista, trasmettere la mia passione per il teatro agli allievi del corso di recitazione che organizzo da nove anni al Cineteatro Kristalli ad Alessandria. Il mio viaggio nel teatro continua con tenacia ed entusiasmo. E poi… ho ancora tanto da imparare!».

“Rigoletto”: con Pedro Carrillo, Ekaterina Shelehova, Andrea Bianchi, Alberto Bianchi Lanzoni, Paola Cacciatori, Michele Sitta, Allan Rizzetti, Fabio Tamagnini, Antonio Pietrobuoni, Francesca Bargellini. Spettacolo realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.

Alessandro Venticinque