Riflettere sul fascismo oggi

A Cultura e Sviluppo “La marcia su Roma” di Giorgio Dell’Arti

Anche quest’anno l’Associazione Cultura e Sviluppo organizza in prossimità del Giorno della Memoria un incontro per riflettere su una delle pagine più nere della storia d’Italia e d’Europa. È il marzo del 1919 quando il prof. Mussolini presiede a Milano alla fondazione dei fasci di combattimento. Nel giro di tre anni e mezzo quella che in un primo momento sembra un’accozzaglia di reduci delusi dalla fine della guerra e teste calde provenienti da altri partiti, desiderosa di continuare sotto altra forma l’esperienza bellica, diventerà una forza dirompente in grado di approfittare della crisi del paese e delle debolezze delle istituzioni per prendere il potere e creare le basi per una dittatura che durerà fino all’epilogo della Seconda Guerra Mondiale.

Il libro di Giorgio Dell’Arti, La marcia su Roma (La Nave di Teseo, Roma 2022), presentato e discusso con l’autore nel corso della serata di giovedì 26 gennaio alle ore 18, non racconta semplicemente l’episodio dell’ottobre 1922, che ebbe luogo sotto una pioggia torrenziale, e con non pochi contrattempi, ma piuttosto la “presa di potere” da parte di Mussolini. Un processo durato pochi anni, e quasi partendo da zero: il giorno in cui vennero fondati i Fasci di combattimento non c’erano, nella sede milanese dell’Alleanza industriale e commerciale di piazza San Sepolcro, che un centinaio di persone (tra cui nove donne). E tre anni dopo, dietro i 25.000 della marcia, i seguaci del duce erano più di 250.000. Come era potuto accadere? Una storia che si fa chiara solo partendo dal principio, e con il metodo originale adottato da Giorgio Dell’Arti: quello del dialogo tra un signore immaginario (lo stesso autore) che finge di non saper nulla e bersaglia di domande un interlocutore (sempre Dell’Arti), che finge di sapere tutto.

L’autore riflette con gli altri ospiti della conferenza di giovedì, dal titolo La tragedia della marcia su Roma e l’importanza imprescindibile della memoria, sul significato e sull’importanza della memoria. Ospiti dell’incontro: oltre a Giorgio Dell’Arti (giornalista, scrittore, storico), anche don Stefano Tessaglia, sacerdote della Diocesi di Alessandria e professore presso l’Università del Piemonte Orientale e Mariano Santaniello (presidente dell’Isral).