Sezzadio
La sentenza del Consiglio di Stato chiude dieci anni di battaglie in difesa dell’acqua e accelera il progetto della circonvallazione, che prevista nell’autorizzazione alla discarica funzionerà anche come barriera anti alluvione. Questo aspetto positivo non basta a voltare pagina. «Siamo demoralizzati, questa sentenza era l’ultima speranza che se ne va» commenta il sindaco di Sezzadio, Enzo Daniele. Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso del Comune, l’ultimo ancora irrisolto nella vasta vertenza legale, scaturita al culmine della battaglia per l’acqua. Iniziò nel 2012 da parte degli abitanti e dell’amministrazione comunale, coinvolse 34 Comuni, enti e comitati contro il progetto di discarica presentato da Riccoboni Holding per tombare 1,7 milioni di terre bonificate nella ex cava in località Cascina Borio. Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso del Comune ritenendo «pacifica l’esistenza di due falde acquifere nel sito» e che «nessuno dei pozzi degli acquedotti nei dintorni del sito risulta raggiunto da linee di flusso con origine nella discarica». L’esistenza non è pacifica per gli abitanti. «Il Comune resterà vigile e continuerà a collaborare con il Comitato Sezzadio Ambiente che non si scioglierà» aggiunge il sindaco.
Daniela Terragni