Sui binari della memoria

Collezionare per credere

L’anno nuovo comincia col mantenere una vecchia promessa, fatta nel pezzo intitolato “Due ruote e una capanna”, uscito nell’estate 2021, ossia quella di parlare anche del collezionismo su rotaia, per esempio delle ferrovie dimenticate. Gennaio, come da calendario, impone a tutti noi di ricordare doverosamente le vittime dell’Olocausto nella Giornata delle Memoria, ma sapevate che sono previste anche giornate in cui celebrare tradizioni e altri eventi che sono definiti, per una serie di circostanze, nel dimenticatoio? Sembra un paradosso, ma spesso e volentieri abbiamo sotto gli occhi nel nostro quotidiano delle realtà dimenticate, anche in forte degrado, addirittura non ci rendiamo conto di vivere fra relitti urbani, dalle cabine telefoniche alle bilance su strada, sotto i portici di piazza Genova…
La “Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate” organizza in tutta Italia eventi con migliaia di appassionati outdoor in bici o a piedi. Anche quest’anno sono attesi momenti di incontri, flash mob, raduni e convegni con esperti ambientali. Questo tipo d’appuntamento ha dato anche il via al “Mese della mobilità dolce”, nato per favorire lo sviluppo di un microsistema economico, sociale e culturale rispettoso del patrimonio naturalistico italiano. Un modo diverso, suggestivo e senza affanni di spostarsi ammirando, nei minimi dettagli, tutto ciò che ci circonda. Il comune obiettivo è quello di promuovere la mobilità dolce in Italia e salvaguardare il patrimonio delle ferrovie dismesse. La Ferrovia è molto più di un mezzo di trasporto; è stata il collante di sviluppo di regioni emarginate, è stata il primo passo verso la modernità, un’intelligente applicazione ecologica per il trasporto delle merci e delle persone, L’importanza del suo presidio territoriale dovrebbe risultare superiore al mero business. Se si toglie il treno si spazza via un pezzo di territorio infrastrutturato e lo si perde per sempre come ci ricordano con rammarico tante ferrovie, ormai attive nelle cartoline e foto in bianco e nero. Il collezionismo annovera già parecchi contributi, primo fra tutti il volume “Ferrovie delle Meraviglie”, un primo censimento dei 6400 km di ferrovie dismesse in Italia. A proposito di editoria, cito anche il filone dei “Capitoli dimenticati”, molto caro agli appassionati di serie fumettose, Greystorm fra tutte.

Mara Ferrari