Abbiamo ancora parole adeguate davanti alla morte?

L’editoriale

Care lettrici,
cari lettori,
su questo numero di Voce troverete diverse cose: dall’intervista al nostro Vescovo (qui a lato) alla “storia” vocazionale di Roberto Piccinini, priore della Confraternita di San Giovannino; dall’ultimo appuntamento dei Martedì d’Avvento (impressionante la testimonianza di padre Maurizio Patriciello) fino al ricordo di don Giorgio Guala, recentemente scomparso; dal dialogo con il direttore editoriale dei media vaticani, Andrea Tornielli, che ha scritto un romanzo sulla vita di Gesù (sì, un romanzo…), ai nostri Beni culturali, passando attraverso l’emergenza freddo della Caritas, la cena per i poveri della Comunità di Sant’Egidio, la Pastorale della famiglia… In mezzo, il Papa, la Chiesa universale, e gli appuntamenti che riguardano la Diocesi e il nostro territorio. In 16 pagine: un settimanale “concentrato”, che tralascia le stupidaggini e i gossip che riempiono la bocca ma non l’anima. È il nostro tentativo, da ormai cinque anni.
In questo periodo è successo di tutto e di più, comprese una pandemia e una guerra ancora in corso.
A fronte di tutto ciò, la domanda che ci facciamo tutti i giorni qui in redazione è: ma la fede che cosa c’entra con tutto questo?E ancora: la fede è solo una consolazione, o aiuta realmente a vivere il quotidiano? Ce lo siamo chiesti di fronte alla morte, così crudele, dei tre ragazzi che si sono schiantati in auto nella notte tra sabato e domenica, senza dimenticare i loro amici rimasti feriti.
Ci siamo immedesimati con i loro cari, con i loro familiari… che cosa si può dire di fronte a una tragedia così? Ci sono parole adeguate? E chi le ha mai pronunciate? Quel «donna, non piangere» che Gesù ha detto può salvare il dolore di una madre di fronte al figlio morto? Quante domande che attendono una risposta… abbiamo chiesto al Vescovo se poteva aiutarci.
Il risultato lo potete leggere qui a fianco.

direttore@lavocealessandrina.it