L’editoriale
Care lettrici,
cari lettori,
apriamo Voce con una piccola parte (si parla di lotta agli abusi sui minori) della conferenza stampa di papa Francesco durante il volo di ritorno con i giornalisti che lo hanno accompagnato nel viaggio in Bahrein. Questi dialoghi sono sempre molto interessanti: il Santo Padre non si tira mai indietro. I giornali normalmente riportano solo quelle parti che fanno “rumore”. Ricorderete la frase pronunciata da Francesco sul volo di ritorno dalla Giornata mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro, il 28 luglio 2013: «Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, ma chi sono io per giudicarla?». Una frase rilanciata col botto da tutti i media, tv e giornali. Ecco, i giornali: mi impressiona l’ottusità che li colpisce quando parlano della Chiesa. Un esempio? In questi giorni è tornata di moda sui media locali la questione della mensa dei poveri dell’ex convento dei Cappuccini di via San Francesco ad Alessandria. Una vicenda che scatenò sia una agguerrita raccolta firme per scongiurare il trasferimento dei Frati dalla città (voluto dal loro stesso Ordine, non dal Vescovo di Alessandria) sia una serie di “fake news” sulla chiusura di mensa, Gelindo, Messe e quant’altro. Su Voce abbiamo provato a smentire queste micidiali panzane: ricordo una prima pagina nostra, con titolo a caratteri cubitali: “I frati non chiudono”, e la foto del Vescovo con fra Roberto Rossi Raccagni, Ministro provinciale dei Frati Minori Cappuccini del Piemonte. Monsignor Gallese lo ha spiegato in tutti i modi, su Voce e sugli altri giornali. Eppure, ci deve essere un tappo di cerume che impedisce ad alcuni giornalisti di ascoltare, e di scrivere, le cose come stanno: e cioè che è proprio grazie alla Diocesi, che si è fatta carico dell’ex convento dei Cappuccini, se la mensa, Gelindo e tutte le altre meritorie attività dei Frati continueranno. E magari, perché no, cresceranno.
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