Elezioni comunali 2022
Eccellenza, sabato 28 maggio alle 18.30 lei incontrerà nel cortile della Curia i cinque candidati sindaco di Alessandria (vedi box in fondo). Intanto: qual è il criterio per scegliere un candidato? E, in generale, per “comprendere” la politica?
«Questo è un tema delicato e profondo. Il politico dovrebbe dimenticarsi di sé, per resistere alle sirene del potere… un santo, insomma!».
Un “cattolico”?
«Lo dico da quando sono arrivato ad Alessandria, e continuo a esserne convinto: in tanti si proclamano cattolici, ma pochi lo sono veramente (sorride). E quelli che si “proclamano” cattolici, soprattutto in politica, solitamente vedono il cristianesimo come una serie di precetti morali, di valori da seguire, di norme da rispettare. Ecco, questo non è il cristianesimo… il cristianesimo è una relazione profonda con una Persona che cambia la mia vita e la travolge completamente. “Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me”».
Quindi, alla fin fine, ce lo dà un criterio per scegliere? L’amicizia personale, i valori non negoziabili, la capacità amministrativa, o che altro?
«Il criterio alla fine è… il buonsenso! Certo, potremmo partire dai valori morali, i “valori non negoziabili”, e tutto sarebbe più semplice. O da alcuni punti di riferimento: la conoscenza personale, le competenze, e così via. Ma io credo che alla fine il buonsenso debba prevalere: abbiamo bisogno di persone che sappiano amministrare, non di politici perfetti. La politica non è la fede, non salva il mondo… anche se è essenziale per la vita di tutti noi, perché deve custodire un ambiente in cui si possa crescere nella libertà, e ciascuno possa indirizzarsi verso il bene».
Torniamo all’incontro del 28 maggio. Perché ha scelto il cortile della Curia per incontrare i candidati sindaco?
«Palazzo Inviziati, la casa del Vescovo, è un edificio storico della città di Alessandria, uno dei più antichi. Mi è sembrato un gesto di accoglienza, in un luogo bello, per i candidati sindaco e per tutta la cittadinanza che verrà ad ascoltare il confronto».
Quali sono a suo avviso i temi più rilevanti di cui un sindaco dovrebbe occuparsi ad Alessandria?
«A me di Alessandria sta veramente a cuore la valorizzazione turistica e culturale della città. Tanto per “giocare in casa”, penso al campanile della Cattedrale, la terza torre d’Italia in altezza: in quanti lo sanno, qui da noi? Il segretario di Stato di Sua Santità, il cardinal Parolin, poche settimane fa è rimasto colpito dalla bellezza di Santa Croce a Bosco Marengo e della nostra Cattedrale. Non smetteva più di elogiarla… Ecco, chiediamo alla politica di immaginare percorsi di bellezza per Alessandria».
Che domanda “personale” farebbe a un candidato sindaco?
«Farei un appello da vescovo (sorride): quello di ricordarsi che chi viene eletto non lo fa per essere servito, ma per servire e dare la vita. Chi se la sente?».
I candidati sindaco per Alessandria
I loro volti, le loro storie e le liste che li supportano (i candidati sono inseriti in ordine alfabetico)
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Giorgio Abonante Classe 1975, è il candidato del centrosinistra. Laureato in Scienze Politiche, ha conseguito il Master in Sviluppo locale. Dal 2007 è consigliere comunale di Alessandria (Pd) con una parentesi in giunta dal 2014 al 2017. Lavora all’ufficio progetti e assistenza ai Comuni come dipendente regionale distaccato presso la Provincia di Alessandria. È sostenuto da Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Moderati, Alessandria civica, Europa verde, Abonante per Alessandria. [/tie_slide]
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Giovanni Barosini Classe 1960, si candida a sindaco con “Azione”, il partito guidato a livello nazionale dall’ex ministro Carlo Calenda. Nato a Cave (Roma), si è trasferito ad Alessandria nel 1986. Dal 2009 al 2014 ha rivestito la carica di presidente del consiglio della Provincia di Alessandria. Fino al 22 febbraio 2022 è stato assessore ai lavori pubblici, patrimonio e welfare animale per il Comune di Alessandria. È sostenuto da: Azione/+Europa, Alessandria pulita, Alessandria viva e SiAmo Alessandria. [/tie_slide]
Vincenzo Costantino Classe 1966, è candidato alla carica di primo cittadino con Italexit, il partito fondato dal senatore Gianluigi Paragone. Costantino, infermiere dell’Asl alessandrina, in passato è stato già consigliere comunale con i Democratici di sinistra dal 2002 al 2007, nella giunta di Mara Scagni. È stato anche vicepresidente dell’Ordine degli infermieri (Opi) di Alessandria, presidente dell’associazione socio culturale “Crescere insieme”, e fondatore dei “Civici in Piemonte”. [/tie_slide]
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Gianfranco Cuttica di Revigliasco Classe 1957, dal 2017 è sindaco della città e si ricandida con il centrodestra. Ha insegnato Storia dell’Arte al Liceo artistico “Benedetto Alfieri” di Asti e al Liceo linguistico “Amaldi” di Novi Ligure. È stato assessore alle politiche culturali ad Acqui (1993-1994), in Provincia (1994-1997) e al Comune di Alessandria (1997-2002). È sostenuto da Lega Salvini, Forza Italia, Cuttica per Alessandria, Per la nostra città, Fratelli d’Italia e Udc.[/tie_slide]
Angelo Mandelli Classe 1952, nato a Milano e residente in Lomellina, è il quinto candidato sindaco di Alessandria. Laureato in Filosofia teoretica alla Statale di Milano, è un consulente informatico in pensione. Mandelli è stato membro di commissione edilizia nei Comuni di Saronno (VA) e Cesate (MI), e ha partecipato alle attività di varie associazioni “pro vita”. Dal 2016 è referente per la provincia di Pavia e Lomellina del “Popolo della famiglia”, il partito guidato a livello nazionale da Mario Adinolfi.
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Andrea Antonuccio