Non siamo soli, c’è Lui

“Il punto di vista” di Adriana Verardi Savorelli

Come altre persone, in questi tempi così bui per la guerra in corso e non solo in Ucraina, mi lamento per il grande male. Ricordo… Sono in viaggio su una tangenziale. Lungo il percorso un camion mi sorpassa ed io distrattamente lo guardo allontanarsi, ma ecco apparire ai miei occhi qualcosa che attira la mia attenzione in modo particolare.

Una grande immagine occupa tutta la parete posteriore del veicolo: Gesù con la corona di spine sul capo. Mai visto niente di simile! Io dietro fino a quando il camion gira verso l’uscita di un paese. «Quanto è stato bravo l’autore di quel disegno!»: esclamo convinta. Sì, perché mettere in evidenza il Cristo affinché tutti possano vederlo è, in fondo, un atto di coraggio. È comunicare al mondo che c’è Lui, uomo sofferente, che si fa mettere in croce per la salvezza di tutti. Rappresenta i crocifissi vittime della guerra e anche ognuno di noi. Non siamo soli perché c’è Lui: Via, Verità e Vita. Coraggio anche mostrare quella figura in un mondo che pare abbia dimenticato… Eppure il senso autentico delle cose ci è restituito da Lui. Non possono essere le bombe a farci tremare e gridare:

«Dove sei, Signore? Ti sei dimenticato di noi?». Reazione umana giustificata perché l’orrore che ci sta davanti è incomprensibile, ma niente deve allontanarci dalla Verità. Abbandoniamo le cattive strade che ci portano, senza rendercene pienamente conto, alla guerra con noi stessi. Pericolosi sentimenti abitano in noi! Per volere la pace bisogna costruirla cominciando dai piccoli gesti quotidiani.

Un altro giorno è possibile se iniziamo con la preghiera, il sorriso, la carezza, l’attenzione verso l’altro… tutti atteggiamenti che rendono la nostra vita e quella altrui degna d’essere vissuta. I lamenti lasciamoli ai rassegnati, agli sconfitti che non vogliono risorgere. Possa l’immagine di Cristo farci ritornare alla bellezza della nostra fede che è sempre la speranza.

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