“Collezionare per credere” di Mara Ferrari
Il legame tra arte e fiori ha radici lontane, ma la strada verso la decorazione floreale come arte autonoma comincia verso la fine dell’800. In quel periodo giardinieri iniziano a interessarsi alla conservazione del materiale vegetale per la decorazione di interni. Bisognerà attendere il XX secolo per vedere “fiorire” l’interesse per il “flower arrangement”.
Dopo la Prima guerra mondiale uscì il libro “The Garden, Cook”, con la speranza di spronare gli inglesi a coltivare e consumare i prodotti coltivati nel proprio giardino. Così la decorazione floreale acquista, dal 1947, anche un carattere amatoriale; in Italia fu la passione per l’arte floreale della contessa Camilla Malvasia a importare il “flower arrangement“. Oggi il “floral design” è una tecnica sempre più affermata. Il “floral designer” è il fiorista che progetta con creatività e realizza con arte, equilibrio e armonia, composizioni e decorazioni floreali. È in continua ricerca di forme, strutture e materiali; utilizza un’approfondita conoscenza del colore, della forma, dei materiali, del contesto e delle tecniche di assemblaggio.
La Cittadella di Alessandria ospita, il 2 e 3 aprile, il principale concorso di arte floreale su scala nazionale si chiama “Coppa Italia Federfiori” e nasce a Sanremo nel 1980. I concorrenti rappresentano il più alto livello tecnico del settore, come Daniela Canu, dedita ad allestimenti scenografici di forte impatto. Basta dare un’occhiata alle foto delle precedenti edizioni, per dedurre che non sarà difficile attirare turisti, appassionati, ma anche semplici curiosi delle composizioni floreali, incorniciate quest’anno dai bastioni della Cittadella.