L’Unità pastorale “Cristo” si incontra

Verso le Unità pastorali

Erano una cinquantina le persone che sabato 12 marzo, dalle 15 in avanti, si sono ritrovate all’Auditorium San Baudolino di Alessandria per confrontarsi sulla prossima Unità pastorale “Cristo”, che raggruppa le parrocchie dell’omonimo sobborgo cittadino: San Giuseppe Artigiano, San Giovanni Evangelista e San Baudolino. Abbiamo chiesto a don Egidio Deiana, salesiano dal settembre 2018 a San Giuseppe Artigiano, di raccontarci bene che cosa è successo.

Don Egidio, com’è andata sabato?

«Quando si avvia un cammino è sempre positivo trovarsi insieme con il vescovo, nostro pastore, e con i rappresentanti dei filoni pastorali, anche se emergono domande e preoccupazioni. Ma partire insieme è un primo passo di concretezza».

Quali preoccupazioni sono emerse?

«Direi una preoccupazione sul futuro: a cosa dobbiamo rinunciare, che cosa dobbiamo “accogliere”? Ma credo che iniziando a incontrarci per sapere cosa “bolle in pentola” in ogni parrocchia, nei vari ambiti, saremo aiutati a prendere degli orientamenti per una condivisione maggiore. In alcuni ambiti sarà più facile, in altri più impegnativo».

Voi salesiani siete educatori e formatori: condividerete la vostra esperienza con le altre parrocchie?

«Certo, l’oratorio è aperto a tutti. Sono esperienze che non si possono “chiudere” in casa… a noi non sta a cuore salvare il nostro orticello, ma ricordarci che lavoriamo tutti nella vigna del Signore».

C’è un filone pastorale che vi porterà a rivolgervi a qualche altra parrocchia?

«Adulti e anziani, che pure già seguiamo, sono filoni da curare, così come quello della cultura. Su questo lavoreremo insieme con le altre parrocchie».

I laici come stanno prendendo questa novità?

«Questa era la prima volta che ci si confrontava così. Secondo me i laici sono molto più flessibili di noi preti, e meritano fiducia».

E i sacerdoti?

«Ho avvertito una disponibilità, pur nel desiderio di capire. Il cammino è graduale… a settembre si parte, ma la strada è lunga. Lo ripeto: dobbiamo incontrarci per conoscerci».

Andrea Antonuccio

Leggi anche:

Leggi anche le altre interviste al vescovo: