Referendum eutanasia, lo stop dalla Corte

Referendum eutanasia 

«Confermata un’inderogabile scelta di tutela della vita». Lo si legge in una nota diffusa dalla presidenza della Cei, a seguito della sentenza della Corte costituzionale di martedì 15 febbraio che ha ritenuto inammissibile il quesito referendario relativo all’«Abrogazione parziale dell’articolo 579 del Codice penale (omicidio del consenziente)» confermando che l’abrogazione, ancorché parziale, della norma sull’omicidio del consenziente è contraria al principio di «tutela minima costituzionalmente necessaria della vita umana, in generale, e con particolare riferimento alle persone deboli e vulnerabili».

Per la Cei, «occorre rivolgere maggiormente l’attenzione verso coloro che, in condizioni di fragilità o vulnerabilità, chiedono di essere trattati con dignità e accompagnati con rispetto e amore».

Queste, invece, le parole di papa Francesco nella catechesi dell’udienza di mercoledì 16 febbraio, pronunciata in Aula Paolo VI e dedicata a San Giuseppe patrono della Chiesa universale: «Il cristiano è come San Giuseppe, deve custodire. Essere cristiano è non solo ricevere, confessare la fede, ma custodire la vita: la vita propria, la vita degli altri, la vita della Chiesa».

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