Inaugurato il nuovo anno accademico

Università del Piemonte Orientale

Lunedì 31 gennaio, l’Università del Piemonte Orientale ha inaugurato il suo XXIV anno accademico dalla fondazione. Dopo lo stop di due anni imposto dall’emergenza pandemica l’ateneo, seguendo le norme di sicurezza e riducendo al 50% la capienza di posti del Teatro civico di Vercelli, è tornato ad accogliere in presenza le istituzioni del territorio, la propria comunità accademica e i migliori laureati degli ultimi due anni accademici. Il discorso inaugurale del rettore Gian Carlo Avanzi ha sottolineato come, nella società contemporanea, le università debbano ritagliarsi un ruolo centrale, sostenendo lo sviluppo di in chiave sostenibile della società.

L’Upo, dall’anno di istituzione nel 1998, si è mossa con successo nelle dinamiche educative del territorio, più che raddoppiando i suoi iscritti (da 7.500 agli attuali 16.400) e dimostrandosi virtuosa anche a livello finanziario.

«Dal prossimo anno saranno attivi nuovi corsi di studio tra cui spicca quello magistrale interclasse in Intelligenza artificiale e innovazione digitale, che si propone di formare laureati di secondo livello con forti competenze interdisciplinari in grado non solo di affrontare la progettazione, la realizzazione e la gestione di sistemi, prodotti e servizi basati sulle più avanzate metodologie di intelligenza artificiale, ma anche di declinare tali tecnologie in ambiti applicativi specifici come quello bio-medicale, quello economico-aziendale e quello socio-giuridico» prosegue Avanzi.

Intanto, sono già partiti i lavori per dare una nuova casa al neonato Dipartimento per lo Sviluppo sostenibile e la Transizione ecologica, nel Rione Isola a Vercelli. Ad Alessandria è stata individuata l’area in cui sorgerà il nuovo campus Tecnologico-medico-umanistico, nel quartiere Orti, proprio vicino al dipartimento di Scienze e innovazione tecnologica, mentre a Novara si prospetta la riqualificazione del quartiere di Sant’Agabio, trasformando il V Deposito militare dell’Agenzia del Demanio in un polo di ricerca scientifico-tecnologico-farmaceutico, che dialogherà insieme al Caad.

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