Tumore al seno: la prevenzione può salvare la vita di molte donne

Prendiamoci di petto

[box type=”shadow” align=”” class=”” width=””] «Il cancro della mammella è oggi la prima causa di morte per le donne italiane, se ne verificano ogni anno 45 mila nuovi casi. La prevenzione può salvarti la vita». È questo l’appello lanciato sul sito di “Prendiamoci di petto” (www.prendiamocidipetto.it), il progetto-pilota promosso dall’Aidm, l’Associazione italiana donne medico di Alessandria, e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, per la prevenzione e la diagnosi precoce del tumore alla mammella: un’iniziativa rivolta alla popolazione femminile giovanile, non ancora inserita nei programmi di screening mammografico. Dopo una prima esperienza nel 2019, e la pausa forzata a causa della pandemia, adesso la “macchina” della prevenzione sta per ripartire. Ci siamo fatti raccontare il progetto dalla dottoressa Enza Palermo (nella foto), presidente Aidm di Alessandria e presidente nazionale della Società scientifica dei medici legali delle aziende sanitarie (Comlas). La dottoressa è attualmente anche primario all’Azienda sanitaria locale Torino 4, che comprende Ivrea, Ciriè e Chivasso, dove è direttore medicolegale della struttura complessa di “Risk Management”.[/box]

Dottoressa Palermo, quando nasce “Prendiamoci di petto”?

«”Prendiamoci di petto” è un progetto-pilota elaborato nel 2018 dalle donne medico aderenti all’Aidm di Alessandria per promuovere la prevenzione e diagnosi precoce del tumore mammario nelle giovani donne. Grazie alla partecipazione a un bando in ambito sanitario, la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria ha finanziato il progetto di prevenzione ritenuto meritevole per l’attività di promozione della salute delle donne e per la diagnosi precoce del tumore mammario. In particolare, offriamo gratuitamente per le donne 30enni l’ecografia mammaria e per le 40enni la mammografia dando loro l’opportunità di prendersi cura della propria salute, attraverso una prevenzione precoce».

Due anni fa a quante donne avete rivolto l’invito?

«Nel 2019 abbiamo spedito la lettera a mille donne, 30enni e 40enni, residenti ad Alessandria e sobborghi. Di queste, 664, pari al 70%, hanno risposto alla comunicazione sottoponendosi agli accertamenti proposti e questo è un ottimo risultato se confrontato con il dato nazionale pari al 41% per la fascia d’età delle donne di 45 anni, che risponde effettivamente all’invito ricevuto. Sappiamo che gli screening mammografici istituzionali partono dai 45 anni in su, ma il trend d’incidenza del tumore mammario negli ultimi dieci anni appare in leggero aumento in particolare nella fascia d’età 45-40. Ecco perché abbiamo deciso di scegliere le fasce al di sotto dei 45 anni, affinché si possano effettuare diagnosi davvero molto precoci. Quella dai 30 ai 44 anni è anche la fascia più delicata, in cui spesso le donne vanno incontro a una gravidanza. E purtroppo è proprio durante quel periodo che a volte si scoprono tumori, fino ad allora silenti, che possono evolvere repentinamente con conseguenze gravi e a volte anche letali. Facendo prevenzione precocissima e intercettandoli, quando le dimensioni sono ancora piccole, meno di un centimetro, riusciamo a curare e a guarire le donne».

Nelle 664 donne visitate sono stati trovati tumori?

«Nel 30% dei casi sono stati necessari ulteriori accertamenti, confermando quanto la mammella sia una parte delicata e complessa e, in tre casi, l’accertamento è stato veramente provvidenziale in quanto ha salvato la vita a tre giovani donne. Senza dubbio un ottimo risultato».

Adesso partirà un altro turno di prevenzione.

«Dopo la sospensione del progetto a causa della pandemia, siamo ripartiti con “Ottobre Rosa”, il mese della prevenzione ma l’attività d’informazione e prevenzione si protrarrà fino al prossimo anno. Le lettere, firmate da me, dal sindaco Gianfranco Cuttica e dall’assessore alle pari opportunità Cinzia Lumiera, stanno partendo. Chi le riceverà potrà effettuare gratuitamente l’accertamento radiologico previsto per la sua fascia d’età. Siamo sempre rispettose del tempo delle donne e, per far sentire loro la nostro vicinanza, lasciamo che le interessate possano scegliere data e ora degli accertamenti a loro più comodi. Grazie a un accordo con lo Studio radiologico “Cento Cannoni”, è possibile telefonare allo 0131 241900, dichiarando di aderire al progetto “Prendiamoci di petto” e prenotare».

Come farete informazione?

«Sabato 30 ottobre saremo presenti in corso Roma, angolo via Alessandro III, per sensibilizzare su questi argomenti e per una raccolta fondi, con lo scopo di allargare ancora di più questo progetto. Venderemo cappelli e fasce, ma anche foulard di colore rosa, messi a disposizione dal “Lunatique”, per ricordare questo mese della prevenzione. Una raccolta, questa, per ampliare il numero e la fascia di età delle donne che faranno l’accertamento a titolo gratuito. Alcune non lo hanno fatto per problemi economici, proprio perché gli accertamenti preventivi prima dei 45 anni sono a totale carico delle donne in quanto non previsti dal Servizio sanitario nazionale. Quest’anno estendiamo l’invito alle donne nate nel 1991 e nel 1981, ma noi vorremmo che questo programma, in futuro, fosse aperto a tutte le fasce d’età dai 30 ai 44 anni. Dobbiamo però fare i conti con i limiti di spesa: diventa allora importante recuperare dei fondi. Inoltre l’informazione proseguirà attraverso il sito web, pagina Facebook, dépliant informativi distribuiti in tutte le farmacie di Alessandria e sobborghi, e tramite trasmissione radiofoniche e giornali».

Oltre alle visite, come è possibile evitare le cause che portano al tumore?

«È importante non essere esposti a fattori inquinanti, avere buone abitudini e uno stile di vita sano. Le ragazze oggi sono più propense all’utilizzo di alcol, al fumo di sigaretta, a sostanze d’abuso, e così via. Sappiamo, purtroppo, che siamo immersi in una società in cui spesso non si fa attenzione alla qualità del cibo che si mangia. La dieta mediterranea, in particolare per i giovani, è sempre più lontana e ci si nutre spesso in modo sbagliato e disordinato. Si fa sempre meno movimento: in molti casi i giovani sono sedentari, passano molte ore al computer o al cellulare. Poi c’è un altro aspetto: le ragazze oggi utilizzano trucchi a basso costo la cui qualità non è sempre garantita esponendosi, a loro insaputa, anche a sostanze chimiche potenzialmente tossiche. La società cambia, cambiano gli stili di vita e aumentano certi tipi di patologie. L’Associazione italiana donne medico, società scientifica riconosciuta dal Ministero della Salute, ha voluto mettere in evidenza questi diversi aspetti della nostra società, aspetti molto spesso sottovalutati o non considerati. Ricordo che l’Aidm si occupa in particolare di Medicina di genere (Mdg) o, meglio, la medicina genere-specifica è definita dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) come lo studio dell’influenza delle differenze biologiche, definite dal sesso, e socio-economiche e culturali, definite dal genere, sullo stato di salute e di malattia di ogni persona. Una crescente mole di dati epidemiologici, clinici e sperimentali indica l’esistenza di differenze rilevanti nell’insorgenza, nella progressione e nelle manifestazioni cliniche delle malattie comuni a uomini e donne, nella risposta e negli eventi avversi associati ai trattamenti terapeutici, nonché negli stili di vita e nella risposta ai nutrienti. Anche l’accesso alle cure presenta rilevanti diseguaglianze legate al genere che l’Aidm tende a superare. Ad Alessandria, con “Prendiamoci di petto” siamo riusciti a fare qualche piccolo passo. Ma speriamo di proseguire così e i dati che emergeranno potranno essere oggetto di studio, attraverso eventuali pubblicazioni scientifiche sul tema, in quanto in letteratura scientifica sono pochi gli studi sulla diagnosi precoce del tumore della mammella nelle giovani donne. Speriamo di accendere i riflettori su una fascia d’età che non può essere dimenticata ma aiutata a prendersi cura della propria salute».

Alessandro Venticinque

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L’evento ad Alessandria

Per sensibilizzare e raccogliere fondi per la prevenzione e la diagnosi precoce del tumore alla mammella, sabato 30 ottobre, “Prendiamoci di petto” sarà presente con uno stand in corso Roma, angolo via Alessandro III, ad Alessandria.

Un’iniziativa, nel corso di “Ottobre Rosa”, il mese della prevenzione, in vista dell’imminente invito alle donne nate nel 1991 e nel 1981, di Alessandria e sobborghi, a effettuare gratuitamente lo screening mammografico. Questo progetto-pilota è promosso dall’Aidm, l’Associazione italiana donne medico di Alessandria, e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.[/box]

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