Capriata d’Orba e Gavi
Per la giuria, alla vista, il Gavi era «giallo, dorato, brillante e frizzante», mentre il Derthona «giallo limone, ricco e frizzante». Le aziende vitivinicole Sassaia di Capriata d’Orba e Villa Sparina a Monterotondo di Gavi si sono aggiudicate a pari merito il secondo premio Falstaff, dal nome della rivista tedesca di settore, di riferimento internazionale per l’enologia e per gli importatori. Con il punteggio di 93 punti su 100, Falstaff ha assegnato il prestigioso riconoscimento “Piemonte Bianco Trophy 2021” al Gavi di Gavi Docg del 2009 (il Cru di Villa Sparina), e al Sassaia Derthona Platinunm Timorasso, frutto del progetto di espansione del Timorasso da Monleale a Capriata, dopo prove comparative di vinificazione studiate anche in Borgogna.
Venerdì 15 ottobre, la visita nelle cantine premiate, organizzata dalla Confederazione italiana agricoltori di Alessandria, è iniziata a Capriata e si è conclusa a Monterotondo. Con la degustazione dei vini condotta dai fratelli Stefano, Massimo e Tiziana Moccagatta, titolari di Villa Sparina, e da Enrico De Alessandrini, titolare di Sassaia. Ambedue le aziende puntano sul lavoro di squadra.
«Produrre vini di qualità nel paese dei nonni, senza mia moglie Ellen e l’aiuto di tante persone non avrei potuto realizzare questo sogno» dice, citando uno a uno i collaboratori, De Alaessandrini, l’italoamericano funzionario della Camera di Commercio di New York, che da ragazzo trascorreva le vacanze a Capriata nella casa di campagna dei nonni, residenti a Genova. Villa Sparina è una realtà consolidata, che impegna 70 persone, ma anche qui la collaborazione è il valore aggiunto.
«Durante il lockdown non abbiamo voluto lasciare a casa nessuno, il personale del ristorante e dell’albergo si è dedicato al vigneto, abbiamo lavorato insieme anche all’ampliamento delle cucine» raccontano i fratelli Moccagatta, condividendo il premio.
Daniela Terragni