Pubertà precoce: quali segnali e come prevenirla

La pediatra Sabrina Camilli

Da un minimo di otto anni a un massimo di 13 nella femmina, mentre nel maschio si parte dai nove fino ai 14 anni: queste sono le età in cui dovrebbe avviarsi la pubertà nei nostri figli. Ma cosa succede se si verifica prima del tempo, come si deve intervenire? Nella scorsa puntata abbiamo chiesto alla nostra pediatra di fiducia, la dottoressa Sabrina Camilli, di spiegarci meglio quali potrebbero essere le cause in grado di scatenare una pubertà precoce. In questa puntata andiamo ad approfondirne altre e soprattutto vediamo cosa possiamo fare noi genitori per evitarla.

Dottoressa, ci sono altri fattori che intervengono nella pubertà precoce?

«Il peso corporeo ha anch’esso un ruolo. Se non c’è uno stile di vita sano e un’alimentazione corretta, un movimento adeguato, un’attività all’aria aperta, si ha l’azione di quella che viene chiamata leptina, che è un ormone prodotto dal tessuto adiposo: gli studi dicono che sia implicato nell’avvio della pubertà. Quindi se si vuole contrastare questo fenomeno è importante combattere l’aumento del peso dei nostri bambini».

Quali sono i segnali che ci fanno capire che siamo davanti a una pubertà precoce?

«Nelle femmine un primo segnale può essere la comparsa del bottone mammario, cioè un aumento del tessuto ghiandolare, che normalmente compare non prima degli otto anni. Il dolore al capezzolo che può lamentare la bambina, se non ha preso un colpo e se non c’è stato un trauma, può far pensare a una pubertà precoce. Ovviamente, in caso di sospetto bisogna fare riferimento al proprio pediatra e farla visitare. In genere viene consigliato un esame, che è la radiografia della mano, per vedere se c’è stato anche un accrescimento staturale e quindi un aumento dell’età ossea del bambino rispetto a quella vera, effettiva. La comparsa del bottone mammario può verificarsi anche nei bambini piccoli, in genere a due anni, ma più frequentemente viene chiamato telarca prematuro e solo nel 10 percento dei casi può portare a una pubertà precoce. Comunque va sempre tenuto sotto controllo».

Che cosa succede alla mia bambina se le viene fatta questa diagnosi?

«Nel caso di una pubertà precoce, la bambina verrà tenuta sotto controllo e, in casi selezionati, si interverrà con dei farmaci per rallentarla».

Che cosa possiamo fare noi genitori per evitare questa situazione? Su che aspetti possiamo intervenire?

«Penso che sia importante fare riferimento sempre allo stile di vita. Dobbiamo quindi alimentare i nostri bambini sempre nella maniera migliore possibile, in modo che ci siano tutti i nutrienti, come abbiamo sempre detto, e ci sia una buona dose attività fisica. Quindi anche nell’impossibilità di portare il bambino a fare sport con continuità, è importante farlo sempre camminare quei 20-30 minuti al giorno, con qualsiasi condizione atmosferica: basta vestirlo bene, in maniera adeguata. L’aumento del peso purtroppo è spesso causa dell’insorgenza di malattie, quindi dobbiamo assolutamente puntare su uno stile di vita sano. È importante poi fare in modo che il bambino non viva con ansia le modificazioni del proprio corpo. Bisogna rassicurarlo e spiegargli che se lui segue le indicazioni adeguate, la pubertà, come tutti gli altri cambiamenti, possono essere affrontati con pazienza e fiducia».

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