Chiesa francese
Oscilla tra i 2.900 e i 3.200 il numero di sacerdoti, religiosi e religiose che in Francia, dagli Anni 50 a oggi, hanno aggredito sessualmente 216 mila persone. Che diventano 330 mila se si includono anche i molestati da «aggressori laici che lavorano nelle istituzioni della Chiesa cattolica».
Sono questi i numeri-shock che emergono dal rapporto che martedì 5 ottobre a Parigi Jean-Marc Sauvé, presidente della Commissione indipendente sugli abusi sessuali nella Chiesa (Ciase), ha consegnato a monsignor Eric de Moulins-Beaufort, presidente della Conferenza dei vescovi di Francia (Cef), e a suor Véronique Margron, presidente della Conferenza dei religiosi e delle religiose di Francia (Corref).
Un rapporto di 485 pagine e 2.500 pagine di allegati, frutto di 32 mesi di lavoro, che si conclude con una serie di “45 raccomandazioni“. «La Chiesa non ha saputo guardare, non ha saputo ascoltare e captare i segnali di debolezza» ha detto Sauvé. Secondo i dati, i ragazzi rappresentano quasi l’80% delle vittime.
Il rapporto rivela anche che, dopo la famiglia, il luogo dove la maggior parte degli abusi vengono consumati è la Chiesa cattolica (a seguire, la scuola e lo sport). Molto dure le parole di Francois Devaux, fondatore di “La Parole Liberée”: «Un tradimento dell’innocenza, del vostro popolo, del Vangelo, un tradimento di tutto. Siete una vergogna. Dovete pagare per tutti questi crimini».
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Papa Francesco: «Questo è il momento della vergogna»
«Ieri (martedì 5 ottobre, ndr) la Conferenza dei vescovi francesi e i superiori religiosi hanno ricevuto il rapporto della Commissione indipendente abusi sessuali nella Chiesa, incaricata di valutare l’ampiezza del fenomeno degli abusi compiuti sui minori dal 1950 in poi». Lo ha ricordato il Papa, nell’udienza di mercoledì 6 ottobre, in Aula Paolo VI.
«Ne risultano purtroppo numeri considerevoli. Desidero esprimere alle vittime la mia tristezza, il mio dolore per i traumi che hanno subito. E anche la mia vergogna – la mia vergogna, la nostra vergogna – per la troppo lunga incapacità della Chiesa di metterlo al centro delle sue preoccupazioni, assicurando loro la mia preghiera» ha aggiunto Francesco. «E prego, preghiamo insieme tutti» l’invito ai presenti: «A te, Signore, la gloria, a noi la vergogna. Questo è il momento della vergogna!». «Incoraggio i vescovi francesi e voi fratelli, superiori religiosi, a continuare a compiere tutti gli sforzi affinché drammi simili non si ripetano» ha concluso il Papa.
Dall’udienza di mercoledì 6 ottobre 2021
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