«La “Maria Nivis”? Non è in vendita!»

Speciale “50 anni di Maria Nivis”

Monsignor Guido Gallese

Eccellenza, che cos’è la “Maria Nivis” per lei?

«Per me è un’esperienza soprattutto invernale, che faccio con un gruppo di giovani da quando sono arrivato ad Alessandria. Ho saltato solo un anno, per il Covid… È un’esperienza che mi dà un “respiro” personale che va oltre la bellezza della montagna: è il respiro della preghiera comunitaria insieme ai giovani, il respiro della forza che mi viene dal vederli pregare con gioia».

La “Maria Nivis” è un luogo dove si fa un’esperienza di fede, dunque.

«Sì, ed è un’esperienza di fede che vivo anch’io personalmente, non solo come Pastore».

Allora non è in vendita, Eccellenza? Sa, girano voci insistenti e “autorevoli” che dicono che lei voglia disfarsene per finanziare altri progetti in Diocesi…

«Io non so chi possa mettere in giro certe voci. Chi lo fa ha sicuramente ha una mentalità perversa, perché è da quando sono venuto ad Alessandria che dico che non ho la minima intenzione di vendere la “Maria Nivis”, visto il carico affettivo legato alla storia della nostra diocesi. Anzi, ho sempre detto che voglio fare in modo che la Casa possa continuare a vivere attraverso un affidamento in gestione a prezzi equi, in modo da poterne garantire la manutenzione, e quindi la sopravvivenza».

Mi scusi, Eccellenza, ma c’è chi continua a sostenere il contrario…

«Invito tutti coloro che ascoltano queste voci, molto lontane dal vero, a fare attenzione alle persone che frequentano. E a chiedersi, seriamente, in chi ripongono la loro fiducia».

Andrea Antonuccio

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