Un accordo lungo 26 anni
«Abbiamo sempre partecipato e continueremo a sostenere il progetto per l’efficacia dimostrata nel tempo e con l’orgoglio di aver contribuito ad avviare l’attività sperimentale» afferma il sindaco Gianfranco Ludovici di Basaluzzo. Senz’altro uno dei Comuni di riferimento dell’accordo anti zanzare nato 26 anni. Poi il Laboratorio ricerche ambientali si trasferì nella sede dell’Arpa di Alessandria con il capoluogo per nuovo comune capofila. «Comunque la collaborazione non si è mai interrotta. Altri Comuni grandi e piccoli come Novi e Silvano hanno abbandonato da qualche anno e dopo 11 anni d’assenza è appena rientrata nel progetto la città di Tortona» fa il punto l’entomologo Asghar Talbalaghi.
Proprio quest’ultimo è da sempre il referente scientifico e dà il via ai nuovi trattamenti in 26 Comuni: Alessandria, Basaluzzo, Bassignana, Borgoratto Alessandrino, Bosco Marengo, Castellazzo Bormida, Castelnuovo Scrivia, Castelspina, Frascaro, Fresonara, Frugarolo, Gamalero, Montecastello, Ovada, Pasturana, Pietra Marazzi, Predosa, Sezzadio, Tagliolo Monferrato, Tortona, più Alluvioni Piovera, Molino dei Torti, Sale, Capriata d’Orba, Tassarolo e Francavilla Bisio. In tutto circa 250 mila euro investiti, per la metà finanziati dalla Regione attraverso Ipla. Il monitoraggio delle zanzare è già iniziato, con i rilevatori a vapore acqueo.
«La collaborazione è fondamentale anche per evitare ristagni d’acqua nelle proprietà private» dice Talbalaghi. Collaborano i sindaci, che partecipano in base alla disponibilità di bilancio: chi può versa di più per garantirsi trattamenti aggiuntivi. «L’accordo di programma negli anni ha superato anche 30 Comuni, ma 26 è un buon numero. Comunque è solo l’inizio». Per aggirare il problema economico Talbalaghi pensa di rilanciare una petizione, per chiedere al Governo di assegnare alle amministrazioni il contributo di un euro dell’Irpef per abitante. «In questo modo potremo programmare trattamenti triennali per tutti i comuni» chiosa Talbalaghi.
Daniela Terragni
