Attacco in Sud Sudan
Nella notte tra domenica 25 e lunedì 26 aprile, monsignor Christian Carlassare, missionario comboniano e nuovo vescovo di Rumbek in Sud Sudan, è stato sparato alle gambe, nella sua abitazione, da persone armate. Padre Christian è fuori pericolo: prima è stato curato all’ospedale di Rumbek, dopo il vescovo ha perso molto sangue ed è stato trasferito a Nairobi, in Kenya, dove sarà sottoposto a una trasfusione. Carlassare (nato nel 1977 a Schio, Vicenza) è diventato, a 43 anni, il vescovo italiano più giovane.
«Se li perdono? Certamente. E lo faccio con tutto il cuore» ha dichiarato a Vatican News, dal suo letto d’ospedale a Nairobi. «Lo faccio perché sono giovani e certamente non hanno agito per una ragione contro di me. Sospetto che qualcuno gli abbia commissionato questo gesto».
Infatti, secondo quanto rilanciato da Nigrizia, la rivista dei Comboniani, 24 persone sono state arrestate per l’agguato al vescovo: tre di loro sono preti della Diocesi di Rumbek, tra cui il coordinatore diocesano John Mathiang, mentre altri sono laici con diverse responsabilità a livello della Chiesa locale.
«Si tratta di una frazione della comunità ecclesiale di origine “dinka” che vuole avere il suo peso nella Chiesa e nel Paese per mettere mano sulle sue ricchezze» scrive Nigrizia, facendo parlare una fonte anonima ma “sicura”.