Una dottoressa che si gode il Paradiso

L’Editoriale di Andrea Antonuccio

Care lettrici, cari lettori,

vi diamo (in anteprima) una buona notizia: l’inizio di una serie di incontri tra la Diocesi e i frati di via San Francesco, che a ottobre del 2022 lasceranno la nostra città. Lo scopo è far sì che le opere, pastorali e di carità, dei frati possano proseguire anche quando loro se ne andranno. È il primo passo per garantire una continuità reale, non solo organizzativa, a un luogo a cui la nostra città è molto legata.

Cogliendo i segni dei tempi: «Adesso abbiamo un cammino davanti, e strada facendo le cose si chiariranno» ci ha detto il nostro vescovo. Che ha anche aggiunto: «I frati non chiudono. Questo è il messaggio che vogliamo dare». Buon cammino, allora.

E ora, se me lo permettete, mi abbandono a una memoria personale. A pagina 5 troverete la notizia della Nascita al Cielo della dottoressa Rosantonietta Uasone. Il primo ricordo che ho di lei è molto “antico”: avevo 2 anni e mezzo e, che ci crediate o no, ero inappetente (guardandomi oggi, non si direbbe…). Ebbene, ho ancora negli occhi il suo sguardo mentre mi faceva una puntura per farmi venire appetito. Ero terrorizzato, come ogni bambino piccolo di fronte a un ago e a una siringa: quella paura ha fissato in maniera indelebile nella mia mente un volto che poi mi sarebbe stato familiare, e amabile.

La Uasone“, come la chiamavamo tutti, è stata pediatra di mia moglie, oltre che mia. E poi, per un certo tempo, anche dei miei due figli: in lei (e successivamente nella dottoressa Sabrina Camilli) ho trovato uno sguardo umano (e cristiano), unito a una bravura non comune. Quando ci vedevamo, mi toccava la pancia e diceva: «Ahi ahi…» ma poi sorrideva, comprensiva. Forse si ricordava di avermi fatto troppe punture, da piccolo… Un abbraccio da tutti noi, dottoressa carissima. Goditi il Paradiso.

Andrea Antonuccio
direttore@lavocealessandrina.it

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