Due nuovi canonici per il Capitolo della Cattedrale

Chiesa alessandrina

Il 25 marzo la Chiesa ha celebrato l’Annunciazione del Signore: solennità liturgica importante che ci invita a contemplare (Lc 1,26-38) il momento in cui, nel piccolo villaggio di Nazareth, l’angelo Gabriele portava l’annuncio della sua prossima maternità a Maria. Se Paolo VI, nell’Esortazione apostolica “Marialis cultus” del 1974, fissando definitivamente la denominazione “Annunciazione del Signore” precisava che si tratta di una festa “congiunta” di Cristo e della Vergine, tra le tante ragioni per vivere intensamente questa solennità la Chiesa locale di Alessandria ne può trarre una di particolare significato e che, riguardandola direttamente, valorizza proprio il senso profondo del concetto di “congiunzione”.

Di che si tratta? Qual è il legame particolare che si vuole sottolineare? È quello che lega e congiunge la Chiesa locale guidata dal nostro Vescovo, la sua “Cattedra” – nel senso (anche) di “Chiesa Cattedrale” – e, non da ultimo, il “Capitolo” della nostra Cattedrale. La rubrica “Agenda del Vescovo” consultabile su questo giornale ci ha informato che in Duomo il 25 marzo sono programmate le Lodi mattutine e la S. Messa con “immissione” dei nuovi Canonici.

L’occasione è dunque davvero interessante per approfondire un poco questi aspetti: non episodi di semplice “burocrazia” e (forse un po’ criptica) terminologia ecclesiastico-curiale ma opportunità per cogliere lo spirito di servizio alla comunità diocesana che, anche attraverso alcune specifiche nomine e ruoli, è storicamente ben radicato (si consideri tra l’altro quanto riportato da BeWeB-Beni Ecclesiastici in web al link bit.ly/capitolocattedrale) e, al contempo, può rafforzarsi sempre di più tra i Presbiteri uniti al nostro Vescovo monsignor Guido Gallese.

Il Capitolo della Cattedrale di Alessandria è attualmente composto da 12 Canonici effettivi ed è suddiviso in 4 “Dignità” e 8 “Canonicati semplici”. Le “Dignità” sono l’Arcidiacono (attribuita al Canonico Presidente, al presente monsignor Gianni Toriggia), l’Arciprete (can. Giovanni Guazzotti), il Cantore (can. Gian Paolo Orsini) e il Prevosto (attualmente vacante). Tra i “Canonicati semplici” sono da annoverarsi gli uffici di Teologo (can. Fabrizio Casazza) e di Penitenziere (attualmente vacante), mentre gli altri Canonici sono monsignor Guido Ottria, can. Ivo Piccinini, can. Luciano Lombardi e can. Sergio Zuccotti.

Giovedì 25 marzo, in occasione della Celebrazione presieduta dal Vescovo, hanno fatto il loro ingresso nel Capitolo, quali nuovi Canonici, i sacerdoti Mario Cesario (cui il Vescovo ha assegnato il Titolo di San Giuseppe) e Mauro Bruscaini (con il Titolo dei SS. Pio e Baudolino). Se dell’attuale Capitolo fanno inoltre parte – come Canonici “Onorari” – il can. Rino Bianchi, il can. Claudio Moschini, monsignor Adriano Paccanelli, il can. Franco Pandini e monsignor Carlo Soldateschi, va anche precisato che al proprio interno, i Canonici scelgono pure coloro cui conferire le cariche capitolari (di durata quinquennale) relative ad Archivista, Segretario, Cerimoniere e Tesoriere.

Mentre dunque ci congratuliamo con i due nuovi Canonici “immessi”, un’ultima considerazione viene da fare. Il legame – quell’essere e sentirsi “congiunti” spiritualmente prima ancora che in senso funzionale – che è presente all’interno del Capitolo della Cattedrale sappiamo quanto sia ben radicato e forte in molteplici altri livelli e ambiti: non ultimo quello del Popolo di Dio alessandrino e dei tanti laici che guardano ai propri Pastori e ai propri Canonici con sincero affetto e a loro, fiduciosi, chiedono esemplarità di vita, testimonianza evangelica e aiuto nel cammino verso il Regno, soprattutto in questi difficili momenti “pandemici”.

Guido Astori

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