Prendono piede le nuove autovetture elettriche

“Città nostra” di Carlo Re

Si va diffondendo, compatibilmente con le disponibilità finanziarie dell’utenza, l’utilizzo delle autovetture elettriche (compresi taxi e bus). Il che consente di ridurre l’inquinamento atmosferico della città dei gas di scarico: le auto per ora sono ibride, con un motore tradizionale ed uno elettrico cosa che, sui lunghi tragitti fuori città, assicura un tranquillo arrivo a destinazione.

L’ibrido consente, pure ai magnati del petrolio, di poter realizzare utili sufficienti a coprire gli investimenti effettuati per estrarre, lavorare e distribuire tale prodotto. Non si ancora cosa succederà quando tali vetture saranno rottamate, delle molte batterie elettriche che dovranno essere collocate in appositi cimiteri, in attesa che qualche mente sublime riesca a ideare un modo per riutilizzarle, cosa che finora non è successa per le vecchie centrali nucleari che ci auguriamo non facciano danni alle popolazioni.

Nella storia del “guinness dei primati”, nell’agosto dell’anno 2000, era entrata “Radiance”: un’automobile a sola energia solare di 245 chilogrammi, con telaio in materiali come quelli utilizzati per le auto di Formula 1, che ha attraversato il Canada, 7’400 chilometri, a 125 Km. all’ora, partendo da Halifax sulla costa orientale. L’impresa è stata compiuta da due studenti della Queen’s University di Kingston. È probabile che il fatto clamoroso sia stato subito tacitato dai magnati del petrolio: infatti, se qualche casa automobilistica avesse iniziato la produzione di tali automezzi, avrebbero subito una rovinosa bancarotta.

Leggi altri articoli di “Città nostra”: