Alessandria saluta lo storico giornalista Franco Capone

Da quarant’anni volto e voce di Telecity

Alessandria perde una grande figura del giornalismo, in questo brutto e pesante 2020. È morto mercoledì 7 ottobre Franco Capone, 79enne giornalista di Telecity, colto da un malore improvviso in un bar del centro città. È stato la colonna portante dell’emittente alessandrina, dove ha lavorato per quarant’anni. Aveva iniziato la sua carriera giornalistica negli Anni 70, diventando anche corrispondente de “Il Secolo XIX”. «Franco è stato la storia di questa emittente» ricorda, commossa, in un servizio il direttore di Telecity, Ketti Porceddu.

«“Lo ha detto Franco Capone a Telecity”: è stata la frase che ha accompagnato per anni la gente. Perché lui era l’informazione locale. È facile pensare che quando era in fasce abbia voluto un taccuino e una penna, ancor prima del latte. Era un giornalista della vecchia guardia, capace di tessere legami con le Forze dell’ordine come nessun altro. Le “soffiate” al telefono non si possono contare… E c’era anche chi asseriva che lui riuscisse ad arrivare anche prima degli agenti sulla scena di un crimine» prosegue il direttore, che poi aggiunge: «Se si lasciavano aperte le finestre all’ora di pranzo, la voce che riecheggiava nell’aria era solo quella di Franco che leggeva le notizie».

Capone negli ultimi mesi era andato in pensione, ma il ricordo dei colleghi è sempre rimasto vivo: «In redazione è rimasto il suo angolo, fatto di calendari delle Forze dell’ordine, di ritagli di giornali e di foto segnaletiche dei latitanti italiani. Perché questo era lui. Abbiamo perso un collega ma anche un amico. Ci mancherà il suo accento pugliese, le sue barzellette e il suo modo di fare particolare e unico» ricordano i colleghi di Telecity.

Il funerale è stato celebrato sabato 10 ottobre alle 11, in Cattedrale. A presiedere le esequie don Ivo Piccinini (insieme con don Giampaolo Orsini) che nell’omelia ha ricordato: «Franco Capone era una parte importante di questa città, di questa comunità. Un viso che tutti conoscevamo e che ci ha fatto compagnia giorno dopo giorno». «Oggi la famiglia di Telecity 7Gold lo piange, nel ricordo di un’icona che ha fatto la storia della tv locale, accompagnando per mano la gente in quella che è sempre stata la sua più grande passione: essere un giornalista di provincia» conclude nel suo servizio Ketti Porceddu.

Alessandro Venticinque

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