Premiati a Roma per il video sulla malattia di Hirschsprung

Azienda Ospedaliera di Alessandria

Assegnato all’Azienda Ospedaliera di Alessandria il Premio “Comunicazione in Sanità” del Festival “Uno sguardo raro”, l’unica rassegna internazionale di cinema dedicata al tema delle malattie rare che in questa edizione ha visto premiare 20 opere finaliste selezionate tra 1.150 provenienti da 99 Paesi di tutto il mondo.

Il premio speciale Usr-Pa Social 2020, per il Migliore video di comunicazione istituzionale, è stato infatti conferito al cortometraggio “Insieme siamo unici, non rari”, realizzato all’Ospedale Infantile di Alessandria lo scorso ottobre in occasione dell’Open Day di visite che ha fatto seguito al VII Convegno “Malattia di Hirschsprung” dedicato a prevenzione, diagnosi precoce e gestione delle complicanze.

Il video, disponibile sul canale YouTube dell’Azienda, raccoglie le testimonianze di famiglie con bambini affetti dalla malattia rara di Hirschsprung, che colpisce la motilità intestinale, per favorire la conoscenza di questo morbo attraverso le spiegazioni dei medici e degli infermieri coinvolti nella diagnosi e nella cura, e di far conoscere le storie dei pazienti.

«Siamo davvero orgogliosi di aver ricevuto questo importante riconoscimento – afferma Giacomo Centini, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, che ha ritirato il premio alla Casa del Cinema di Roma alla presenza di Sergio Talamo e Lorella Salce – poiché attraverso questo video abbiamo voluto soprattutto raccontare la forza e il coraggio delle famiglie che si sono rivolte a noi. Si possono infatti ascoltare le esperienze dei ragazzini più grandi che ormai hanno imparato a convivere con la malattia, la speranza dei genitori che sono assistiti da numerosi professionisti in un lavoro di equipe multidisciplinare e i desideri dei più piccoli tra cui c’è anche chi vuole diventare medico dei bambini. Insomma un video che ci ha molto emozionati».

Il video, realizzato dall’Ufficio Comunicazione dell’Ospedale, diretto da Mariateresa Dacquino e in collaborazione con Mariasilvia Como, ha vinto anche per la sua positività e per il senso di unione che trasmette. “Insieme siamo unici, non rari”: i bambini affetti da questa malattia, infatti, vivono queste esperienze di visita ambulatoriale non come un dovere o un dispiacere per essere in ospedale, ma come un’occasione per ritrovarsi ancora una volta tutti insieme e sentirsi uguali nella loro unicità.

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