La formula chimica dell’Amore

L’Editoriale di Enzo Governale

Venerdì scorso era il mio compleanno. Durante le prime settimane di chiusura in casa ci pensavo spesso e mi chiedevo come potesse essere vivere un compleanno in questa situazione di emergenza. Di per sé niente di diverso dagli altri: ho sentito l’affetto di amici e parenti, che con mezzi nuovi, hanno fatto sentire il loro amore. Foto, video, canti di buon compleanno, videocall di gruppo: anche le feste di compleanno hanno trovato una loro nuova dimensione. Poi però, arrivata sera, ho iniziato a scorrere le foto dello scorso anno. Vedendo le immagini della torta, dei sorrisi, degli abbracci e dei regali, ho capito che la differenza invece è sostanziale: la presenza.

Non sto parlando di materialismo, ma dell’affetto che trova una sua “materia”, come se non potessero bastare separate, se funzionassero solo insieme, come una reazione chimica. L’affetto e la presenza esistono anche separati e la mancanza di una ti fa scoprire meglio il significato dell’altra. Ma messi insieme sono una forza incredibile. Come una buona notizia che diventa abbraccio, come un amore unito in matrimonio, come la Parola che si fa Carne.

In queste settimane state leggendo un giornale diverso, perché anche La Voce, come le altre testate, ha trovato una sua nuova dimensione, adatta alla situazione attuale, nella quale il tempo e i numeri sono l’argomento principale. Per questo motivo abbiamo deciso di togliere temporaneamente alcune parti e sostituirle con delle pagine che provano ad approfondire un singolo tema alla volta, perché si possa capire meglio cosa sta accadendo. In attesa di tornare presto in redazione a preparare il numero a 24 pagine e faticare per trovare spazio a tutte le belle notizie che avremo quando tutto questo sarà finito. Chiederemo al nostro direttore, Andrea, di raccontarci la sua Settimana Santa, ma soprattutto, la sua Pasqua.

E ricordate il Rosario!

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