“Sulla tua parola”: don Tonino e i suoi pensieri

“La recensione” di Fabrizio Casazza

Alcune omelie inedite del sacerdote pugliese, con prefazione del cardinal Zuppi

Antonio (“Tonino”) Bello (nella foto di copertina) nacque nel 1935. Nel 1957 venne ordinato presbitero nella diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca. Conseguiti la licenza in teologia presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e il dottorato presso la Pontificia Università Lateranense, fu vicerettore del seminario, vicario episcopale per la pastorale e parroco di Tricase. Nel 1982 san Giovanni Paolo II lo nominò vescovo di quattro diocesi, Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi, dal 1986 unite in un’unica circoscrizione ecclesiastica. Nel 1985 divenne presidente nazionale del movimento “Pax Christi”. Morì per un tumore a Molfetta nel 1993. Nel 2007 fu introdotta la causa di beatificazione. Nel 2018 papa Francesco si recò a pregare sulla sua tomba.

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Nel 1982 Pina Scarcella, una parrocchiana di Tricase (provincia di Lecce), registrò alcune omelie di don Bello, che ora sono pubblicate inedite dalle Edizioni San Paolo con il titolo “Sulla tua parola” (pp 142, euro 10, prefazione del cardinale Zuppi, a cura del vescovo Vito Angiuli e di Giancarlo Piccini, presidente della Fondazione “Don Tonino Bello”).

In questi sermoni traspaiono i temi che avrebbero poi caratterizzato tutto il magistero episcopale del Servo di Dio: l’amore per i poveri, l’attenzione agli ultimi, la centralità della testimonianza concreta al di là delle parole, l’ascolto delle circostanze come voce del Signore («l’imprevisto è il luogo teologico dove Dio si manifesta»), l’accoglienza reciproca («dovremmo passare dall’ostilità all’ospitalità»), la coerenza («sono convinto che molti non si accostano a Gesù Cristo perché siamo noi cristiani, in primis, che non sappiamo essere più credibili»), l’apertura mentale e di cuore da parte dei Pastori («un sacerdote che sappia tenere le finestre sempre spalancate, questo è necessario»).

Lui, con un gesto che all’epoca fece molto discutere, spalancò non solo le finestre dell’anima ma anche le porte della curia a famiglie sfrattate, ospitandole in episcopio. Questo libro arriva da lontano, dal 1982; sembra ormai un’altra era ma leggendo queste pagine si coglie la bellezza sempiterna del Vangelo, che illumina, scalda, anima e motiva le scelte del credente.

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