La nuova area eventi

Bosco Marengo

Per valorizzare il complesso Santa Croce

Bosco Marengo saluta il deposito internazionale di opere d’arte, e dà il benvenuto all’area eventi. Il Comune (leggi anche Bosco Marengo, arrivano le telecamerecambia rotta, ma non rinuncia alla valorizzazione del complesso monumentale di Santa Croce . «Centro internazionale della sicurezza del patrimonio culturale mobile». Il progetto dell’Istituto superiore sui sistemi territoriali per l’innovazione (Siti) e Politecnico di Torino, d’intesa con il Comune, nel 2017, dopo alcuni anni di studio stava per trasformare l’ex convento del Papa San Pio V di Bosco Marengo in un centro di formazione internazionale per esperti e paladini dei monumenti: un caveau per le opere d’arte di tutto il mondo, minacciate da guerre e calamità naturali. Il progetto da oltre 11 milioni di euro era già stato presentato al parlamento europeo e al Politecnico di Torino si stavano raccogliendo le domande dei primi corsisti, giovani laureati desiderosi di imparare come prendersi cura di quadri e sculture colpiti da attentati e terremoti.

«Il progetto è risultato troppo oneroso, il Siti ha dovuto dare la precedenza ad altre priorità, impossibile continuare da solo per un piccolo Comune come Bosco Marengo» ha fatto il punto il sindaco, Gianfranco Gazzaniga, durante la seduta del Consiglio comunale, che dopo 16 anni di iter burocratico ha portato a termine l’approvazione della modifica di una variante al Piano regolatore comunale. «Nel frattempo i lavori previsti nel complesso monumentale per il completamento del museo Vasariano e il restauro dell’ala dell’ex convento da destinare al deposito sono stati eseguiti». Il progetto dal nobile fine avrebbe avuto un riscontro di visibilità e sviluppo senza precedenti per il territorio, ma “morto un Papa se ne fa un altro”. Contemporaneamente agli spazi per il Siti e all’adeguamento del percorso di visite pensato con il Fai e la Prefettura, il Comune ha restaurato le ex officine dei frati, si trovano all’interno del complesso ma separate dalle sale e dal chiostro. «Ora disponiamo di un’immensa area eventi, ideale per concerti all’aperto. Tutt’intorno al coperto abbiamo realizzato il bar e l’area di ristorazione» conclude il sindaco.

Daniela Terragni