Quei panettoni… da favola

Pan&Vino

Il Natale si avvicina: ecco la guida ai migliori artigiani del Paese

Manca poco a Natale ed il consiglio è cominciare a stilare l’elenco di ghiottonerie che vorreste far trovare ai vostri commensali sotto l’albero e sopra la tavola. Perché non cominciare dal panettone?  Un tempo era Milano, dove è nato alla fine del XV secolo, il luogo non solo simbolico della produzione migliore dell’evoluzione fortunata del “pan di Toni”. Oggi, certamente, tra i primi in classifica vi sono ancora importanti campioni della pasticceria lombarda. Come ad esempio Achille Zoia (www.laboutiquedeldolce.it) a Concorezzo (Mi) con il suo panettone Paradiso, Iginio Massari (www.iginiomassari.it) di Brescia (ma con punti vendita anche a Milano e Torino) con un panettone tradizionale che ha fatto scuola, la Pasticceria Martesana (www.martesanamilano.com) che, con una storia di più di 50 anni, è oggi l’indirizzo di Milano da prediligere. Ma, negli ultimi decenni, è accaduta una cosa bellissima: questo dolce ha unito l’Italia dell’alta pasticceria, da nord a sud. Così, passando dal Veneto, si arriva fino in Campania e Sicilia, scendendo idealmente una scala armonica di sapori del territorio presenti nell’impasto e nella farcitura.

Panettone al Limoncello – Alfonso Pepe

A Grezzana (Vr), recentemente una squadra di giovani talentuosi (www.infermentum.it) appassionati al lievito madre ha cominciato a produrre un panettone soffice, leggero e soave, come ve ne sono pochi.
In provincia di Salerno, a Sant’Egidio del Monte Albino, Alfonso Pepe (www.pasticceria-pepe.it) firma, dopo una lievitazione di 36 ore, un panettone con limoncello e bucce di limone candito unico in Italia, oltre alle versioni classiche, ai fichi bianchi, alle albicocche, agli agrumi dei Monti Lattari. Ancora più a sud, il panettone “King” (canditi di arancia di Sicilia ed uva sultanina aromatizzata con Malvasia) della famiglia Fiasconaro (www.fiasconaro.com) di Castelbuono (Pa) è una gioia per il palato, insieme al grandioso “Oro di Manna” (con crema di manna da spalmare) e all’“Oro verde” al pistacchio (con crema di pistacchio di Bronte). E se non riuscite a fare visita a questi artisti del gusto, potreste sempre farvi spedire il panettone che desiderate a casa, magari ordinandolo insieme ad altri amici, o perché no, farlo recapitare direttamente a qualcuno cui volete bene per un regalo originale. Il Natale si celebra una volta l’anno e non è una favola, ma una storia vera, accaduta più di duemila anni fa. E che riaccade. Vale la pena, dunque, celebrarlo in modo solenne. Anche con una fetta di panettone da favola.

Roberto Formica