Quell’incontro…

Il punto di vista

Festa di compleanno per amore

L’incontro: ottanta primavere, ottanta estati, ottanta autunni, ottanta inverni. L’abbraccio, il bacio, la carezza, le parole… Buon compleanno! Occhi negli occhi, stupore… Racconti di vita vissuti: tu, io, noi. Amiche da tanti anni, frequentazioni assidue. Problemi comuni, progetti diversi… Dolori per la perdita di cari familiari, salute fisica che va scemando inevitabilmente, delusioni per amarezze sopportate… l’elenco continuerebbe, ma noi diciamo basta. Così è la vita! Un circolo che si apre e poi si conclude. Nel mezzo c’è tutto. “Ricordi quella volta che…”. “Sì, ricordo tutto!”, Le nostre passeggiate di primo mattino, quando la calura estiva ancora non ci affligge, attraverso sentieri di campagna … “Andiamo ancora avanti?” .“Certamente!” . Per quanti chilometri ancora?” .“E chi lo sa… Siamo forse stanche? Dai, coraggio! Avanti e godiamoci questa fresca bellezza mattutina!”. Ci fanno compagnia il festoso cinguettio degli uccelli rinati al nuovo giorno e l’occasionale, un po’ lontano, passaggio del treno in corsa… Chi ha detto che il mondo
sta crollando? Qualcuno che guarda dalla finestra, immobile e lamentoso, pauroso di fronte all’agire… già perché chi si muove rischia di farsi male nelle probabili cadute e poi le ferite si rimarginano con fatica… “Te l’avevo detto che è meglio starsene tranquilli, tu non puoi cambiare il mondo.

Non parlare, non vedere, non sentire, dammi retta! Pensa per te e basta!” Che assurdità! No! Noi non vogliamo sopravvivere, ma vivere ed è molto diverso. Concordi nei buoni propositi che cerchiamo di realizzare. Se non va bene uno, andrà bene un altro, la speranza non muore mai. Il mondo non crolla, nonostante tutti i disvalori che umiliano la dignità umana, che oscurano o annientano quella somiglianza divina che ci è stata donata… Qualcuno che ha creato questo mondo non vuole che tutto finisca. Noi, sue creature, sebbene imperfette, vogliamo impegnarci nella lotta per la buona vita, diventare guerrieri e messaggeri della pace, gustare il piacere del renderci utili, provare e riprovare senza timore di sbagliare, ritornare come bambini che condividono la gioia con gli altri. Che senso avrebbe gioire in solitudine o ritenere il prossimo incapace di capire che la Buona Notizia è una realtà possibilissima che va diffusa con perseveranza e coraggio? Non parlo, non vedo, non sento, possono trasformarsi in parlo, vedo, sento per amore. Cara amica del cuore! Ci siamo ritrovate dopo tanto tempo, ingrato forse perché l’apparire mette a nudo il nostro cambiamento fisico… ma resta intatta la nostra passione di vivere. Ricordo le parole dell’indimenticabile cardinale Ersilio Tonini, vissuto fino a 99 anni, che ho conosciuto, stimato e amato come si ama un buon padre di famiglia: “La vita è bella a dieci come a cento anni se concepita come slancio verso il futuro e non come fardello da portare sulle spalle!”. Parole riportate nella sua biografi a raccontata nel libro “Ersilio Tonini – Il gusto della vita. Perché alla soglia dei cent’anni credo sempre nella meraviglia”. Sant’Agostino ha detto: “Sono tempi cattivi, dicono gli uomini. Vivano bene e i tempi saranno buoni. Noi siamo i tempi”. Gente così è vissuta e vive ancora. Ecco perché il mondo non crollerà.

Adriana Verardi Savorelli