Sono 24 i comuni all’opera per prevenire l’invasione delle zanzare e scongiurare possibili trasmissioni di virus. Il programma di lotta alle zanzare è in ritardo, rispetto all’anno scorso, ma grazie all’inversione del meteo i trattamenti saranno comunque anticipati. «Per un’azione preventiva – dice l’entomologo Asghar Talbalaghi, responsabile del progetto per 24 comuni da Alessandria a Ovada – contiamo di essere operativi già dalla prossima settimana. Appena le temperature si alzeranno, le zanzare inizieranno a proliferare, favorite dall’umidità accumulata». I comuni aderenti sono in aumento rispetto al 2018: oltre ad Alessandria, aderiscono Basaluzzo, Borgoratto alessandrino, Bosco Marengo, Castellazzo Bormida, Castelnuovo Scrivia, Castelspina, Frascaro, Fresonara, Frugarolo, Gamalero, Montecastello, Ovada, Pasturana, Pietra Marazzi, Predosa, Silvano d’Orba, Tagliolo Monferrato, Alluvioni Piovera, Molino dei Torti, Sale, Capriata d’Orba, Tassarolo e Francavilla Bisio. «L’aspetto negativo è che a dettare le regole non sono più i tempi biologici, ma quelli amministrativi, quindi bisogna ottimizzare le risorse. I comuni partecipano in base ai fondi a disposizione». Finanzieranno al 50% con la Regione, che per 234 comuni mobilitati verserà un milione di euro. «Il problema delle zanzare è sempre più questione di prevenzione sanitaria dopo la comparsa della febbre del Nilo, che l’anno scorso ha registrato circa 40 casi anche in Piemonte» spiega Talbalaghi.
Daniela Terragni