Rinasci spiritualmente in soli 21 giorni!

Dopo il grande Ottavario della Madonna della Salve, con le varie celebrazioni, preghiere, veglie e la processione per le vie del centro, si ritorna alle abitudini di tutti i giorni, a un ritmo che torna a essere “normale”. “Abitudine” è una di quelle parole che hanno preso un senso diverso da quello originale; etimologicamente deriva da “habitus”, ovvero abito, vestito. Quindi non stiamo parlando di una serie di azioni ripetute nel tempo, ma di un elemento che costituisce la nostra immagine e che scegliamo di indossare, proprio come ogni mattina facciamo con i vestiti. Se ci pensiamo, il termine “abitudine” lascia sempre il gusto amaro della noia, di una ripetizione che a lungo andare logora il carattere o le relazioni. Nel parlare comune, abituarsi è un po’ il lasciarsi andare alle cose che non ci piacciono e che non siamo in grado cambiare.

Per fortuna non è sempre così, perché l’abitudine è anche una terapia di guarigione. Studi scientifici e antiche tradizioni orientali suggeriscono che 21 giorni rappresentano il tempo minimo perché un’abitudine possa diventare parte della nostra vita. Insomma, le cattive abitudini possono essere “cambiate” solo da buone abitudini. Paradossalmente, nel non cambiare è possibile riconoscere il cambiamento necessario alla nostra vita, e l’unico modo per attuarlo è creare una nuova abitudine, un nuovo non-cambiamento. Questo vale per tutta la nostra vita, anche per la parte spirituale. Facciamo un esperimento: proviamo ad aggiungere per i prossimi 21 giorni un’abitudine spirituale… e vediamo che succede!

Enzo Governale
@cipEnzo

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