Centro di cultura dell’università cattolica e Unitre – La figura di Vittorio Sereni

Pubblico numeroso e attento, di studenti, docenti e appassionati di letteratura, martedì 2 aprile, per il primo degli incontri “Poesia in biblioteca”, promosso dal Centro di cultura dell’Università Cattolica e dall’Università delle Tre Età (Unitre), con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Dopo il saluto del presidente dell’Unitre Vittorio Villa, che ha ribadito la qualità dei relatori dell’iniziativa, la professoressa Sylvia Martinotti ha presentato la figura di Vittorio Sereni. Del poeta ha tratteggiato il percorso biografico, sottolineando come i due temi, natura e memoria, che caratterizzano questi incontri, si intreccino nel poeta milanese, iniziatore della scuola lombarda, esperienza che traghetta la poesia italiana novecentesca oltre l’ermetismo.

La relatrice ha letto e commentato un’ampia scelta di testi, dai quali ha fatto emergere una poesia della realtà, dove le cose diventano degne di poesia e significano altro. Tra i paesaggi più significativi le nebbie, che tolgono equilibrio e danno un senso di vertigine e la cenere, ciò che resta di un fuoco vitale e che camuffa la realtà, ma anche le mimose: “effimero sole” nella “bianchissima nebbia”. La poesia di Sereni, ha ribadito la relatrice, è poesia della contraddizione e della sofferenza e ci offre spesso passaggi improvvisi, scatti che aprono squarci di speranza e aggirano la negatività, come “lo scatto di tacchi adolescenti,/l’improvviso sgolarsi d’un duetto” che ritroviamo nella poesia “Via Scarlatti”, compresa in “Strumenti umani”, la raccolta forse più riuscita dell’autore.

Prossimo appuntamento martedì 9 aprile, alle 17.30, sempre nella biblioteca “Giovanni Sisto”, presso il collegio Santa Chiara (entrata auto e pedonale da via Volturno n. 18), per il secondo e ultimo incontro, dedicato a un altro grande poeta del nostro Novecento, Andrea Zanzotto, relatrice la professoressa Barbara Viscardi. Anche per questo scrittore memoria e natura sono elementi costitutivi del suo fare poesia e offrono interessanti spunti interpretativi.

Barbara Viscardi

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