Care lettrici, cari lettori,
ancora una volta mi stupisco dell’enorme quantità di “cose” presenti su Voce. Per me e per chi lavora con me (persone preziose e infaticabili) è sempre una sorpresa: ogni settimana sappiamo da dove partiamo, ma non sappiamo mai dove arriveremo, né che cosa i nostri ottimi collaboratori ci invieranno. A questo giro mi ha colpito il pezzo di Adriana Verardi Savorelli a pagina 12, perché tratta di un grande Uomo di Dio, San Riccardo Pampuri. Vi invito a leggere il pezzo di Adriana per conoscere meglio la vita di quest’uomo, un dottore, religioso dei Fatebenefratelli, morto a soli 33 anni. San Riccardo ha segnato profondamente la vita della mia famiglia: il mio primogenito si chiama Riccardo perché io e mia moglie abbiamo consegnato al Santo la sua sorte quando era ancora nella pancia della mamma. Durante un parto “avventuroso” (la ginecologa, al termine, ci confidò di non aver mai visto nascere un bambino in quelle condizioni), abbiamo affidato il nascituro (che oggi ha 20 anni) proprio a San Riccardo Pampuri, dicendogli: «Fanne quello che vuoi, ma fallo nascere!». In altre situazioni altrettanto drammatiche ho invocato San Riccardo, stringendo tra le mani il suo santino (quello che avevo durante il parto alla fine si era scolorito, al punto da diventare completamente bianco) e pregando. Ecco perché mi sono commosso nel vedere quel Santo (un uomo completo, vero) citato su “Voce”, e non da me. Ringrazio Adriana, e vi invito ad andare a Trivolzio, in provincia di Pavia, nella Parrocchia santi Cornelio e Cipriano martiri, a fare visita a San Riccardo. Uno, per intenderci, il cui motto era: «Fare tutto, anche le cose minime, con amore grande».
Andrea Antonuccio
direttore@lavocealessandrina.it