Oggi è la festa di San Francesco di Sales, che il 26 gennaio 1923 Pio XI proclamò patrono di «tutti quei cattolici, che con la pubblicazione o di giornali o di altri scritti illustrano, promuovono e difendono la cristiana dottrina» il 26 gennaio 1923. Un uomo che non ha solo promosso e difeso la cristiana dottrina ma che ha saputo farlo leggendo con intelligenza il suo tempo e vivendo con forza e gentilezza la sua esistenza. Davanti a un Santo del genere mi chiedo: come posso fare lo stesso? La scorsa settimana stavo leggendo un articolo sull’istituto Treccani che, negli ultimi 10 anni, ha inserito più di 3.000 neologismi nella lingua italiana. Una di queste parole nuove è “balconare”. Qualcuno se la ricorda? L’ha usata papa Francesco, nel discorso pronunciato a Bozzolo in cui, sulla scorta di don Mazzolari, ha spiegato che la strada del “lasciar fare” del “balconare la vita”, è quella di chi sta alla finestra a guardare senza sporcarsi le mani. L scoperta mi ha incuriosito e così sono andato a controllare. Ed effettivamente, nello spiegare il significato, viene citato il discorso del Papa e se ne descrive l’origine. Ciò che ha fatto Francesco con il suo “linguaggio nuovo”, così come l’opera di San Francesco di Sales, rivoluziona le nostre vite senza soldi, guerre o convincimenti, ma con la potenza e l’esempio. Questo è l’augurio che faccio a tutti i giornalisti della nostra diocesi, che sono chiamati a un compito particolarmente difficile: cambiare il mondo con le parole.
Enzo Governale
@cipEnzo