La recensione – Vietato lamentarsi

Il nostro tempo è «caratterizzato da tanta velocità attorno a noi e molta fragilità dentro di noi». Questa saggia considerazione di papa Francesco si può leggere nella prefazione con cui egli ha voluto onorare la seconda edizione di Vietato lamentarsi, libro dello psicologo Salvo Noè pubblicato dall’editore San Paolo (pp 171, euro 14,50), che ha dato origine anche a un cartello con il medesimo imperativo affisso nella “Casa Santa Marta” in Vaticano. Il problema di fondo di tante nostre insoddisfazioni risiede, secondo il volume, in un approccio negativo alla realtà, che inevitabilmente reca in sé dei problemi ma va guardata come a un’opportunità unica di dispiegare le nostre potenzialità. La fragilità può quindi diventare una risorsa per migliorare. In questo senso per un leader è essenziale saper fornire ai dipendenti la giusta motivazione, facendoli sentire parte di un progetto e valorizzandoli nel loro apporto; altrimenti si creeranno frustrazioni e inimicizie che saranno d’ostacolo a ogni sviluppo aziendale. Analogamente il compito essenziale di un genitore consiste nel trasmettere fiducia al figlio, senza spianargli davanti ogni ostacolo ma aiutandolo a superarlo con serenità e tenacia. Davanti a un problema occorre quindi identificarlo, capirne la causa e verificare quali processi attiva in noi, senza farsi imbrigliare da paure e abitudini rassicuranti ma paralizzanti. Anche le ferite diventano allora trofei perché ci mostrano quanto è stato duro il cammino della vita che, nonostante tutto, abbiamo affrontato e percorso. Il volume dello psicologo Noè offre consigli a un tempo semplici e profondi, frutto delle competenze mediche e delle convinzioni spirituali dell’autore. In fondo il credente sa che la sua vita dev’essere come quella di Gesù, che è – come scrive il Papa nella prefazione – «quella della conversione continua, di una vita mai comodamente seduta, mai vivacchiata, ma vissuta fino in fondo con il coraggio vero, quello dell’amore umile».

Fabrizio Casazza

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