La pediatra risponde – I disturbi del sonno parte 4

Continuando il discorso delle parasonnie: un gruppo di disturbi del sonno che creano molto allarme, sono sostanzialmente passeggeri e possiamo definirli benigni. Iniziano nella prima infanzia e tra questi ricordiamo gli incubi che sono disturbi del sonno più profondo. Sono sogni terrificanti (di cui il bimbo si ricorda) che svegliano il bambino, il quale fa poi fatica ad addormentarsi. L’altra parasonnia è il Pavor nocturnus, che si verifica nel prima parte del sonno dove il bimbo si sveglia improvvisamente piangendo, con il cuore che batte forte e il respiro accelerato, è impaurito ma non sa dire il perché. Questa forma si può presentare dai 4 ai 12 anni. Anche il sonnambulismo è una parasonnia e si verifica nelle prime ore del sonno: il bimbo si siede sul letto, parla, può girare per la casa e in genere torna a letto da solo. Si consiglia di sorvegliarlo per evitare che possa farsi male, ma di non svegliarlo. Tra le sostanze proposte per i disturbi del sonno viene consigliata la melatonina che molti genitori ritengono una sostanza naturale. La melatonina naturale è solo quella prodotta dal nostro corpo alla sera dalla ghiandola pineale. Regola il ritmo sonno-veglia e la temperatura del corpo, ma non stimola direttamente il corpo. La melatonina che si trova in farmacia è una sostanza chimica non efficace nei disturbi del sonno con risvegli frequenti. Può essere utile solo nei bambini che hanno invertito il giorno con la notte, oppure in quelli che si recano in paesi con fuso orario diverso. Piante e medicinali utili sono: partiflora, melissa, valeriana e camomilla. Queste sono usate da moltissimi anni, hanno una buona efficacia e limitati effetti collaterali.

Per fare una domanda alla dottoressa Sabrina Camilli: redazione@ lavocealessandrina.it oppure pediabimbumbam.altervista.org.

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