Oltre quattro milioni di investimenti operativi, 100 mila clienti serviti e una diffusione territoriale capillare con sette sportelli e 351 dipendenti. Questa la fotografia del bilancio “verde” del Gruppo Amag, azienda pubblica che opera in un vasto territorio della provincia di Alessandria e della Langa Astigiana, contenuta nel Primo rapporto di sostenibilità delle aziende associate “Misurarsi per migliorarsi”. Il rapporto, lanciato da Utilitalia (la Federazione che riunisce quelle aziende, che si occupano di acqua, ambiente e energia), curato con la collaborazione della Fon
dazione Utilitatis, è stato presentato a Roma in occasione dell’Assemblea generale delle Federazione.
Il Gruppo Amag nel 2017 ha raggiunto un utile di 4.300.876 euro, incrementato la vendita di energia (+ 24,73% dal 2016) e di gas (+3.63% dal 2016), investendo anche nel sostegno a progetti sociali, culturali, sportivi, seppur in un anno reso particolarmente difficile dalla grave crisi idrica che ha colpito l’Alta Langa Astigiana e la Val Bormida ed è costata al Gruppo 450 mila euro. «La nostra azienda, insieme ad Utilitalia, intende promuovere la rendicontazione non finanziaria all’interno del suo sistema associativo, oltre che fornire un contributo misurando il grado di performance» dichiara il Presidente del Gruppo Amag, Paolo Arrobbio. L’Ad Mauro Bressan, annuncia l’ormai prossima conclusione del Primo Rapporto di Sostenibilità del Gruppo Amag, che verrà presentato prima internamente e poi pubblicamente all’inizio del 2019: «Entrambi i report fotografano un Gruppo affidabile, efficiente e sostenibile e lo vogliamo interpretare come il punto di partenza per un nuovo capitolo della nostra storia. Gli investimenti tanto nelle infrastrutture quanto nella ricerca applicata e nella tecnologia ci devono portare a cogliere le grandi sfide globali e declinarle in chiave locale: dall’economia circolare alla lotta ai cambiamenti climatici passando per l’efficienza energetica e la mobilità sostenibile, Amag intende essere motore propulsore per tutti gli attori-chiave del territorio».