La Pediatra risponde – I soffi al cuore

Dottoressa, facendo un esame per l’attività sportiva a mio figlio hanno trovato un soffio che hanno chiamato “innocente”. Come mi devo comportare?

I soffi cardiaci possono essere segnale di alterazione cardiaca congenita e sono definiti organici. Viceversa il 30% dei nostri bambini presenta quello che viene definito un soffio innocente in condizioni di riposo. Il soffio innocente potrà verificarsi sotto sforzo e dopo un esercizio fisico intenso, ma anche se il bimbo ha febbre o infezioni. Tutti questi bambini hanno un cuore perfettamente normale: il rumore legato al soffio, in questo caso, è dovuto a una maggiore fluidità del sangue o a un relativo aumento del cuore rispetto alla cassa toracica. Inoltre, i soffi innocenti, che possono modificarsi cambiando la posizione da sdraiato a seduto, sono di bassa intensità a differenza di quelli organici, che invece sono dovuti a restringimenti oppure a modifiche delle valvole cardiache. Quest’ultimo caso, come nel reumatismo articolare, è una forma non congenita ma acquisita. La diagnosi deve essere fatta ovviamente dal cardiologo, se il pediatra visitando il bambino ha un dubbio diagnostico sulle caratteristiche del soffio. Nel caso di soffio organico la diagnosi verrà fatta attraverso l’elettrocardiogramma e l’ecocardiografia, che sono esami non dolorosi. Se il soffio è innocente, i genitori potranno tranquillizzarsi ed eventualmente ricontrollare il cuore con controlli annuali.
Nella maggior parte dei casi il soffio scompare con la pubertà. Il bambino con il soffio innocente potrà svolgere qualsiasi attività sportiva senza controindicazioni di rischio.
Può essere utile del ferrum phosphoricum, come il sale biochimico, per migliorare le capacità di ossigenazione del sangue, soprattutto in caso di attività fisica impegnativa e infezioni.

 

Per fare una domanda alla dottoressa Sabrina Camilli: redazione@lavocealessandrina.it oppure pediabimbumbam.altervista.org.

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