Alessandria racconta – Il governatore Caraglio

Ignazio Giovanni Battista Isnardi De Castello, figlio primogenito del marchese Carlo Caraglio, nasce a Torino nella seconda metà del XVII secolo. Arruolatosi giovanissimo nell’esercito sabaudo, nel 1712, assume il comando del reggimento di fanteria “La Trinità”, e qualche anno più tardi viene promosso generale di battaglia. Con l’avvento al trono del re Carlo Emanuele III ottiene prestigiosi incarichi, tra cui quello di governatore della città Novara che aveva contribuito a conquistare durante il conflitto franco-austriaco. A seguito della morte del conte Lucerna di Campilion, nel 1736 diventa comandante della piazza di Alessandria. In vista della imminente guerra di successione austriaca, provvede a migliorare le fortificazioni della città e della nuova cittadella, la cui costruzione, ad opera dell’ingegnere Ignazio Bertola, è da poco terminata. Alessandria viene attaccata dall’esercito franco-spagnolo del Maillebois il 6 ottobre 1745, costringendo il governatore Caraglio a predisporne la difesa. Dopo una resistenza durata pochi giorni, considerata l’impossibilità di sostenere l’impeto dell’esercito nemico, ritiene opportuno ritirarsi assieme all’intera guarnigione (costituita da sei o sette battaglioni) nella cittadella. La decisione provoca immancabilmente un forte risentimento nella popolazione che si sente abbandonata al proprio destino. Per contro, una delegazione di deputati alessandrini, attraverso la mediazione del vescovo mons. Alfonso Miroglio, si reca subito a rendere omaggio a don Filippo di Spagna consegnando le chiavi della città. Il blocco della roccaforte durerà alcuni mesi, e Caraglio non esita a condividere con i soldati ogni genere di privazioni. Fra i suoi provvedimenti di quel periodo va ricordato l’ordine di coniare moneta ossidionale (da convertire una volta terminato l’assedio) su cui viene apposta la scritta: “Bloc. Arcis Alex. Gub. Marchio de Caraglio 1746”. Quando la capitolazione è ormai inevitabile, l’imperatrice Maria Teresa d’Austria – siglata la pace di Dresda che pone fine alla seconda guerra di Slesia – invia truppe in soccorso guidate dal barone von Leutrum. Il generale tedesco, radunati trenta battaglioni di fanteria e alcuni reggimenti di cavalleria, dopo aver espugnato Asti, marcia su Alessandria rompendo l’assedio. Come premio per il suo valore, Caraglio viene nominato governatore di Torino, ma appena un anno dopo, il 24 ottobre 1748, si spegne nel suo feudo di Sanfré.

Mauro Remotti

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