A un’ora da qui – Musica e MiTo

Si riaccendono le luci su MiTo, la rassegna di concerti che vede complici le città di Milano e Torino nella realizzazione di un progetto musicale decisamente intenso: 16 giorni che conterranno 125 appuntamenti. 33 le sedi per Milano e 31 quelle per Torino. Tra le “meneghine” più note, i teatri Dal Verme, della Scala, Grassi e l’auditorium della fondazione Cariplo. Le sedi sabaude vedono interessati il conservatorio Giuseppe Verdi, il tempio Valdese, il teatro Regio e tante altre location. La direzione artistica che fu di Roman Vlad, quando ancora la rassegna si chiamava Settembre musica e riguardava solo la città di Torino, è poi passata al maestro Restagno: con lui il coinvolgimento di Milano, arrivando così a MiTo. È del maestro Nicola Campogrande la direzione di quest’anno. Il tema scelto è la danza. Si assisterà quindi a uno spettacolo che vedrà coinvolti musicisti di tutto il mondo, i quali interpreteranno musiche dalle più classiche a quelle scritte appositamente per questa occasione. Le composizioni spazieranno oltre che nel tempo, anche per generi e culture diverse tra loro in modo da coinvolgere un pubblico il più ampio possibile. È cosa ardua poter consigliare qualche concerto in particolare. Sicuramente il Kronos Quartet non deluderà le attese di chi già lo conosce e saprà sicuramente stupire chi ancora non ha avuto il piacere di ascoltarlo, come le Danze Ungheresi, sempre molto affascinanti. La manifestazione purtroppo manca un po’ di nomi noti, ma comunque la varietà degli spettacoli saprà far dimenticare l’assenza. Sicuramente questo MiTo incuriosirà i suoi spettatori: la partenza è stata lunedì 3 e l’arrivo è previsto per il 19 di questo settembre musicale. Un’ultima cosa: se andrete ad assistere al concerto intitolato “Suonare lo spazio”, che vede come protagonisti il pianista Philip Smith e la bravissima percussionista scozzese Evelyn Glennie, prestate particolare attenzione a quest’ultima: benché insignita di un’infinità di premi e di riconoscimenti, lei fin da giovanissima è sorda.

Andrea Allegra

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