La Recensione – Quarta secolarizzazione

Quando parliamo di secolarizzazione ci viene istintivamente l’idea delle chiese che si svuotano, dei matrimoni religiosi che calano, dei ragazzi che abbandonano la Messa dopo la cresima, dei parametri di giudizio sociale sempre più lontani dal vangelo. Luigi Berzano, parroco nella diocesi di Asti, in passato Ordinario presso l’Università di Torino, affronta l’argomento in “Quarta secolarizzazione” (Mimesis, pp 103, euro 11), che fa parte di una collana da lui stesso diretta. Il testo spiega che i fenomeni prima descritti circa la religione sono veri ma non sono gli unici che ricadono nella comprensione del termine secolarizzazione. Infatti, dopo «la secolarizzazione dalla mitologia greca alla filosofia classica, dopo la secolarizzazione dal Logos astratto al Cristianesimo e dopo la terza secolarizzazione delle scienze all’inizio dell’età moderna, l’attuale sarà la secolarizzazione degli stili di vita individuali» (p. 10). Elemento centrale di quest’ultima è la «nozione di orizzontalità sociologica» (p. 68): le persone cambiano più facilmente che in passato il loro credo, questo incide poco nella vita quotidiana, il pluralismo diventa un modo abituale d’interpretare la realtà, l’autonomia della scienza si trasferisce nell’autonomia individuale. Nascono così nuove forme di spiritualità, sempre più fluttuanti e prive di solidi punti di riferimento. Le sollecitazioni di papa Francesco a costruire una Chiesa in uscita verso le periferie esistenziali cercano di realizzare un modello che vada incontro al contesto e alle aspirazioni delle persone dei nostri giorni, cosicché la fede possa portare frutto nell’esistenza dei singoli e della società.

Fabrizio Casazza

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