A chi non è mai successo, sfogliando un libro di poesie o una raccolta di aforismi, di commuoversi come davanti alla scena clou del film preferito? Crossing Poetry è un movimento dedicato all’arte poetica grazie al quale le città diventano vere e proprie gallerie espositive e, attraverso l’utilizzo di appositi stickers, raccontano storie che tutti possono leggere sulla superficie del tessuto urbano. Un simile progetto culturale, mi ricorda il poeta Giampaolo Cavallero, prevedeva di recitare liriche in posti pubblici impensabili, come in stazione, in un centro commerciale e altri punti sensibili, facendo leva sull’improvvisazione e lo stupore derivanti da tale “impresa”. Il senso del progetto attuale è quello di portare la poesia nel mondo per salvarlo condividendo le poetiche frasi, a volte degli aforismi, da cui il motto “share poem save world”. Così ecco i primi “post-it poetici” scovati in via San Pio V o presso le bacheche delle università, da portar via come ricordo o da far girare, per puro “crossing poetico”. Il logo del recente movimento consiste in un uccellino che muove le ali stilizzato, forse il più celebre degli origami giapponesi. La poesia italica contemporanea diventerà, in questo modo, più familiare risultando vicina a ogni contesto sociale, un po’ come gli haiku in Giappone. Gli haiku sono poesie brevissime nate in Giappone nel 1600 circa, generalmente composte da tre versi, che descrivono il trascorrere del tempo. Nello stato nipponico si tengono annualmente concorsi di haiku e ciò che sbalordisce è la partecipazione tanto delle classi operaie quanto degli studiosi, letterati, insomma di un contesto più aulico. Brevi poesie per descrivere attimi e piccoli elementi del quotidiano che, con parole semplici e illustrazioni delicate, rendono il nostro mondo una lunga e affascinante poesia. In Irlanda la filastrocca di cinque versi, chiamata “limerick”, risulta così popolare da essere un vero e proprio baluardo turistico. In quel di Limerick è, infatti, attivo un circolo poetico Onlus (limerickwriterscentre.com) che, un po’ come la cittadina Biennale (biennaledipoesia.blogspot.com), organizza periodici seminari, concorsi e workshop… Ogni pubblicazione che il circolo accoglie da tutto il mondo deve tributare una raccolta al componimento in rima AABBA, di contenuto umoristico o quantomeno nonsense. Ciò che risulta davvero nuovo è valorizzare quest’arte dimenticata (almeno da noi) a tal punto da veicolarla su tazze, magliette e gadgets d’ogni tipo ! Forse per i limerick è più facile dal momento che le filastrocche umoristiche richiedono, fin dalle origini, di essere accompagnate da una vignetta, più facile da “collezionare” rispetto alle sole parole.
Mara Ferrari