Soppressa la “Solennità della Chiesa locale”

In occasione della 71a Assemblea generale della Cei, si è riunita il 22 maggio la Conferenza episcopale piemontese. Tra gli argomenti all’ordine del giorno, è stata discussa la proposta della commissione liturgica regionale di sopprimere la celebrazione della “Solennità della Chiesa locale”. La festività “Solennità della Chiesa locale” fu introdotta nel calendario liturgico regionale nel 1977 per il desiderio di sottolineare “il legame che unisce le comunità locali con il vescovo nell’insieme della comunità diocesana”, e nello stesso tempo “per ricordare l’anniversario della dedicazione della propria chiesa, anche se non è stata dedicata al culto con l’appropriato rito liturgico”. La prassi celebrativa di questi decenni ha conosciuto una diffusione piuttosto discontinua e una difficoltà dei parroci e animatori pastorali nel motivare le peculiarità proprie di questa festa. Il grado di solennità, che prevede l’utilizzo di testi propri, sia eucologici (un ramo della teologia cristiana che si occupa delle preghiere, ndr) che biblici, soppianta di fatto la progressività del cammino del lezionario domenicale. Inoltre, questa solennità rischia di costituire un doppione di quanto già previsto nel calendario generale per la festa della dedicazione della Basilica Lateranense (che quando cade di domenica ha il grado di festa, con i medesimi formulari della festa della Chiesa locale). La recente aggiunta della “domenica dei poveri”, collocata da papa Francesco nella domenica XXXIII del Tempo ordinario, costituisce un ulteriore motivo di difficoltà. I vescovi della Cep hanno quindi approvato all’unanimità la richiesta della commissione di sopprimere la solennità liturgica della Chiesa locale prevista nel calendario per la XXXIII domenica del Tempo ordinario. Pertanto, a partire dal prossimo calendario regionale, domenica 18 novembre sarà celebrata come domenica del Tempo ordinario, con le letture e le orazioni proprie della domenica. Le chiese cattedrali e le chiese dedicate al culto di cui si conosce la data continueranno a ricordare e valorizzare la propria dedicazione nel giorno anniversario (o nella domenica successiva), mentre la memoria della dedicazione delle chiese di cui non è conosciuta la data di consacrazione potrà essere celebrata il 25 ottobre, come già previsto nel calendario regionale, o nella domenica più vicina.

Morena Baldacci

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