Erano circa le quattro del pomeriggio

Venerdì prossimo sarò ospite della Diocesi di Acqui per uno degli incontri di preparazione al Sinodo dei vescovi sui giovani che la Pastorale Giovanile diocesana ha organizzato per i giovani della diocesi. Devo confessarvi che sono un po’ spaventato perché a me tocca il tema della cura. Ho pensato e ripensato a cosa poter dire e finalmente, ragionando sul granello di questa settimana, ho trovato il giusto tema da affrontare e voglio condividerlo con voi. Credo sia importante quando si parla di “cura” ricordarsi che non esiste cura senza “relazione”, per poter dare e ricevere è infatti necessario creare un legame. Etimologicamente relazione (relatio, in latino) significa riferire, parlare, comunicare. Quindi la relazione è per noi quello “strumento di comunicazione” che permette di prendersi cura degli altri. Quando penso alla parola “cura” nella comunicazione (e non solo), mi viene in mente il Vangelo di Giovanni quando scrive: «Disse loro: “Venite e vedrete”. Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui; erano circa le quattro del pomeriggio». Quel momento, quell’incontro, quello sguardo furono così importanti per la vita dei due discepoli che Giovanni ha voluto dirci addirittura l’ora esatta. Questo per me è “cura”: è dare forza ai dettagli perché siano strumento del nostro voler bene, come una parola che incoraggia, un abbraccio che sostiene o un granello che suggerisce e che spero sia tra noi una vera “relazione”.

Enzo Governale @cipEnzo

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