“Del resto non è la Chiesa dei ruoli che Lei ci ha insegnato ad amare e a vivere, ma quella del servizio, stile che da sempre ho cercato di vivere. Padre Santo, La ringrazio se vorrà accogliere questo mio ‘farmi in disparte’ perché la Chiesa e il suo cammino possano riprendere con decisione guidata allo Spirito di Dio”. Sono le parole conclusive della lettera con cui il Prefetto della Segreteria per la Comunicazione, monsignor Dario Viganò, ha riposto nelle mani di papa Francesco le sue dimissioni. Nel 2015, con la nomina di Viganò, è iniziata una vera e propria riforma delle Comunicazioni Sociali (CS) della Santa Sede, alla quale hanno fatto seguito molte altre diocesi, compresa la Chiesa di Alessandria. Nel mio piccolo, come direttore delle CS della nostra diocesi, posso capire quali siano stati i motivi che hanno spinto il Prefetto a compiere questo errore, perché posso immaginare le difficoltà e gli ostacoli incontrati lungo il percorso. Papa Francesco risponde così alla lettera di mons. Viganò: “Il grande impegno profuso in questi anni […] ha reso evidente come la riforma della Chiesa non sia anzitutto un problema di organigrammi quanto piuttosto l’acquisizione di uno spirito di servizio”. L’evidente errore commesso nei giorni scorsi non ha sicuramente cancellato l’operato e il bene di questi anni. A Dario, uomo prima che Prefetto, assicuro la mia piccola preghiera perché possa continuare a diffondere lo “spirito di servizio” nel mondo della comunicazione.
Enzo Governale